Le persone che hanno l’ anemia presentano un rischio maggiore (quasi il 41 % in più) di sviluppare la demenza senile rispetto a coloro che non sono anemici, secondo un nuovo studio pubblicato sulla rivista Neurology.
L’anemia è un fenomeno abbastanza comune tra gli adulti anziani, (addirittura il 23 % delle persone oltre i 65 anni fanno i conti con questa condizione). Il problema è caratterizzato da bassi livelli di emoglobina, o globuli rossi, stanchezza, aritmia e problemi cardiaci.
Dal momento che è stata riscontrata una correlazione tra anemia e demenza senile, l’autore dello studio, il dottor Kristine Yaffe, della University of California di San Francisco, ha voluto investigare fino in fondo le origini del problema.
“Se il cervello non riceve abbastanza ossigeno, a causa dell’anemia, può verificarsi automaticamente la demenza senile“, ha precisato l’esperto.
Yaffe ed i suoi colleghi hanno reclutato 2.552 anziani di età compresa tra 70 e 79 anni. All’interno di questo gruppo, 393 persone (circa il 15,4 %) hanno ricevuto una diagnosi di anemia.
Nel corso dei successivi 11 anni, ognuno dei partecipanti allo studio è stato sottoposto ad una serie di test di apprendimento e di memoria.
Nel gruppo di soggetti affetti da anemia, il 23 % ha sviluppato la demenza, rispetto al 17 % di coloro che non erano anemici. In generale, le persone con diagnosi di anemia all’inizio dello studio hanno dimostrato un rischio di quasi il 41 % in più di sviluppare la demenza rispetto a coloro che non erano anemici.
“Abbiamo preso in considerazione una serie di parametri (età, istruzione, altri problemi di salute)“, ha detto Yaffe, “ed abbiamo cercato di capire quale fosse l’associazione“.
Anche se lo studio è ancora nella sua fase iniziale, gli autori pensano che la spiegazione al fenomeno vada ricercata nel fatto che con l’anemia viene meno l’ossigeno al cervello e questo va a minare ed alterare le capacità cognitive del soggetto che ne è affetto.
“L’emoglobina è la proteina principale dei globuli rossi: quella che trasporta l’ossigeno attraverso il corpo “, ha detto Yaffe, “quando il cervello non riceve abbastanza ossigeno, il danno che ne deriva, a livello dei neuroni, comporta seri problemi“.
L’anemia è causata da una varietà di fattori tra cui la carenza di ferro, carenza di vitamina B, l’assunzione di alcuni farmaci, emorragia non diagnosticata causata da fattori come polipi nel colon o altre condizioni mediche, come le malattie renali. L’anemia viene diagnosticata con un semplice esame del sangue e in genere può essere gestita e curata facilmente, una volta scoperta.
Yaffe consiglia alle persone anziane di tenere costantemente sotto controllo i livelli di emoglobina nel sangue, proprio per evitare di incorrere in problemi di salute di questo genere.
“Quando abbiamo l’anemia“, ha precisato lo specialista, “di solito pensiamo alla salute del cuore, a sintomi quali la stanchezza, la mancanza di respiro e non la colleghiamo a problemi al cervello. Alla luce di questa analisi, invece, è possibile stabilire una profonda correlazione tra anemia e problemi neurologici di una certa importanza“.
“L’anemia e la demenza“, conclude il medico, “sono abbastanza comuni e trovare un collegamento tra le due condizioni è davvero importante ai fini di eventuali cure e prevenzione“.
Autore | Marirosa Barbieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA