Legalizzare o non legalizzare? In Italia la discussione si avvita attorno al problema della legalizzazione delle droghe leggere, come la cannabis.
A scoperchiare una questione che ha tenuto banco per anni ed anni e che sembrava ormai sedata, ci ha pensato la recente sentenza della Consulta che ha dichiarato incostituzionale la legge Fini-Giovanardi che prevedeva l’equiparazione di droghe leggere e pesanti e quindi pene severe per tutti.
Oggi, nel dibattito, si inserisce anche l’oncologo Umberto Veronesi che perora la causa della legalizzazione della cannabis sulla falsariga di altri Paesi europei.
La sentenza della Consulta secondo Veronesi, comporterà una rivisitazione delle pene finora inflitte ai sensi della vecchia legge provocando non pochi problemi di ordine giuridico e burocratico.
L’USO DELLA CANNABIS
Si sente parlare molto di cannabis ma non tutti sanno con esattezza di che cosa si tratti, dei benefici che essa dischiude e del suo impiego a fini terapeutici.
Prima di tutto bisogna ricordare la composizione di questa pianta, fatta di semi ricchi di vitamine, amminoacidi ed altre sostanze benefiche.
La cannabis trovava, un tempo, largo impiego in campo alimentare, come combustibile e medicamento. Dal fusto era possibile ricavare il materiale per creare carta, corde, indumenti, creme, unguenti.
Della cannabis sono riconosciute le proprietà medicamentose, lenitive ed antinfiammatorie. Alcuni studi clinici hanno stabilito che essa è utile nel trattamento del dolore legato ai tumori, alla sclerosi multipla e ad altre patologie.
Oltre all’Olanda che pullula di coffeshop, luoghi creati ad hoc per il consumo di cananbis, esistono altri Paesi, come l’ Urugyuay, in cui la marjuana è divenuta droga di stato e dunque la coltivazione ed il consumo sono consentiti.
Anche il Colorado e Washington sono diventate mete di turismo della droga sempre più ambite da giovani ed amanti del “frutto proibito”.
Autore | Marirosa Barbieri
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