Che cosa sono?
Una lesione cutanea è una parte di pelle con una crescita o un aspetto anomalo rispetto alla pelle circostante.
Tipi di lesioni cutanee
Esistono due tipi di lesioni cutanea: primitiva e secondaria. Le prime sono patologie della pelle anomale presenti alla nascita o acquisite nella vita, ad esempio le “voglie” sono lesioni cutanee primarie.
Altri tipi includono:
1. vesciche: dette anche vescicole, piccole lesioni piene di liquido chiaro. Le vescicole possono essere il risultato di scottature, ustioni da vapore, punture di insetti, attrito da scarpe o vestiti e infezioni virali;
2. macule: lentiggini e nei piatti. Piccole macchie tipicamente di colore marrone, rosso o bianco. Sono di solito circa un centimetro di diametro;
3. noduli: di consistenza dura, sollevati al tatto rispetto all’epidermide. La maggior parte dei noduli sono più di due centimetri di diametro;
4. papule: una lesione di tipo solido al tatto. La maggior parte delle papule si sviluppano assieme ad altre. Un insieme di papule si chiama placca. Le placche sono comuni nelle persone che soffrono di psoriasi;
5. pustole: piccole lesioni piene di pus. Sono tipicamente il risultato di acne, bolle o impetigine;
6. eruzioni: lesioni che coprono piccole o grandi aree di pelle e possono essere causate da una reazione allergica. Un rash comune si verifica quando qualcuno tocca dell’edera velenosa;
7. pomfi: lesioni cutanee causate da una reazione allergica. L’orticaria è un esempio.
Le lesioni cutanee secondarie sono il risultato di lesioni cutanee primitive irritate o variate. Ad esempio, se qualcuno graffia un neo fino a farlo sanguinare, la lesione risultante, una crosta, è una lesione cutanea secondaria.
Le lesioni cutanee secondarie più comuni sono:
1. croste: una crosta viene creata quando il sangue essiccato assume delle forme su una lesione cutanea graffiata e irritata;
2. ulcere: tipicamente causate da un’infezione batterica o da trauma fisico;
3. squame/scaglie: cellule della pelle che si accumulano e poi cadono;
4. cicatrici: alcuni graffi e tagli lasceranno cicatrici che non verranno sostituite con pelle sana e normale, bensì come una spessa cicatrice rialzata. Questa cicatrice è chiamata cheloide;
5. atrofia cutanea: zone della pelle che diventano sottili e rugose per eccesso di steroidi topici o creme antibiotiche.
Quali sono le cause delle lesioni della pelle?
La causa più comune di una lesione cutanea è un’infezione nella o sulla pelle. Un esempio è una verruca. Le verruche sono causate da un virus che si trasmette attraverso il tatto. Una infezione sistemica (cioè un’infezione che si verifica in tutto il corpo) come la varicella o l’herpes zoster può provocare lesioni cutanee su tutto il corpo. Alcune lesioni cutanee sono ereditarie, come i nei e le lentiggini; le voglie sono lesioni esistenti al momento della nascita. Altre ancora possono essere il risultato di una reazione allergica o sensibilità causate da patologie, come cattiva circolazione o diabete.
Chi è a rischio di lesioni cutanee?
Alcune lesioni cutanee sono ereditarie. Le persone con familiari che hanno nei o lentiggini hanno anche più probabilità di sviluppare le due lesioni. Le persone che soffrono di allergie possono avere più probabilità di sviluppare lesioni cutanee legate alla loro allergia, mentre le persone con diagnosi di malattia auto -immune (come la psoriasi) continueranno ad essere a rischio di lesioni per tutta la vita.
Come diagnosticare le lesioni cutanee?
Al fine di diagnosticare una lesione cutanea, un dermatologo o medico dovranno effettuare un esame fisico completo, ciò comprende osservazione della lesione cutanea e una richiesta di resoconto completo di tutti i sintomi. Per confermare una diagnosi vi prenderanno campioni di pelle ed eseguiranno una biopsia della zona interessata, o potranno prendere un tampone dalla lesione da inviare a un laboratorio.
Il trattamento delle lesioni cutanee
Il trattamento si basa sulla causa o sulle cause. Un medico prenderà in considerazione il tipo di lesione, l’anamnesi personale e gli eventuali trattamenti infruttuosi tentati in precedenza.
Trattamento farmacologico
In prima istanza sono spesso utilizzati farmaci topici per aiutare a pulire, disinfettare e proteggere l’area interessata. Il farmaco topico può anche fornire sollievo dai sintomi lievi o fermare il dolore, prurito o bruciore causati dalla lesione cutanea. Quando le lesioni della pelle sono il risultato di un’infezione sistemica, come l’herpes zoster o la varicella, ai pazienti possono essere prescritti farmaci per via orale per contribuire ad alleviare i sintomi della malattia, comprese le lesioni cutanee.
Trattamento chirurgico
Le lesioni cutanee infettate o estremamente dolorose possono essere rimosse e drenate per dare sollievo. I nei che sono diventati cancerosi possono avere bisogno di essere rimossi chirurgicamente; un tipo di voglia (chiamata “voglia vascolare”) è il risultato di vasi sanguigni malformati e la chirurgia può rimuoverla.
Trattamento casalingo
Alcune lesioni della pelle danno molto prurito e disagio ed i pazienti possono utilizzare rimedi casalinghi. Alcuni impacchi di farina d’avena o lozioni sono in grado di fornire sollievo dal prurito o bruciore provocato da certe lesioni cutanee. Se lo sfregamento è causa di dermatite da contatto, nei luoghi dove la pelle è più delicata si possono utilizzare polveri assorbenti o talco per bambini, che possono ridurre l’umidità e prevenire ulteriori lesioni cutanee.
Autore | Daniela Bortolotti
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dottoressa cosa sono le lesioni mostrate nell’articolo https://www.salute-e-benessere.org/salute/lesioni-della-pelle/#per-commentare ? sono identiche a lesioni che ha mia figlia da tempo ma nessuno ci capisce nulla. prude, sensibile, va dal colore rosso lucido quando attivo, al rosa matto quando è silente. definito cheloide, trattato invano con cortisone crema (che le da reazioni allergiche) creme anti-cicatrice, cerotti al silicone… grazie
Salve Mario, e grazie per il suo commento.
I cheloidi sono delle escrescenze di colore rosa o rosso, lisce e di consistenza dura, sollevati dalla pelle che li circonda, e si formano quando il tessuto cicatriziale cresce in modo eccessivo. Esso colpisce circa il 10% della popolazione mondiale. Causano molto prurito ma non sono dannose per la salute.
Le cicatrici cheloidi sono causate dalla presenza di precedenti lesioni cutanee quali:
– cicatrici da acne
– cicatrici da varicella
– graffi
– piercing
– siti di incisione chirurgica
– ustioni
L’esposizione al sole rende più scura la cicatrice cheloide, rendendola più appariscente rispetto al tessuto circostante. Pertanto le consiglio di coprire la cicatrice quando ci si espone al sole.
I cheloidi in genere non richiedono l’intervento del medico, ma si consiglia di contattare il medico se la crescita continua, si sviluppano sintomi aggiuntivi o si desidera che il cheloide venga rimosso chirurgicamente.
I cheloidi sono benigni, ma la loro crescita incontrollata può essere un segno di cancro della pelle. Dopo aver diagnosticato attraverso un esame visivo, il medico può richiedere di eseguire una biopsia per escludere altre condizioni patologiche.
Riguardo il prurito di sua figlia, le consiglio prima di tutto di evitare di grattare e trattare tale condizione nel modo seguente:
1- applicare del ghiaccio avvolto in uno strofinaccio sulla zona dove è presente la cicatrice per bloccare il prurito. Si può applicare dalle 4 alle 8 volte al giorno, ma è bene non tenere il ghiaccio per più di 20 minuti a volta.
2- idratare la pelle applicando ogni giorno una crema idratante. Infatti la pelle secca spesso può causare delle peggiori cicatrici e causare infezioni che possono aumentare il prurito.
3- applicare creme a base di corticosteroidi per alleviare il prurito, come creme a base di idrocortisone.
4- lavare la zona colpita con acqua fredda o tiepida, ma mai acqua calda, ed usare dei detergenti delicati. Infatti acqua calda e detergenti aggressivi seccano la pelle, aumentando la sensazione di prurito.
5- sotto stretto consiglio del medico può provare un antistaminico per via orale, in quanto studi hanno dimostrato che essi si mostrano più efficaci delle creme da applicare per via locale nel trattamento del prurito da cheloidi. Può usare quello a base di cetirizina, principio attivo che a differenza degli altri non causa sonnolenza.
Le consiglio di usare tali rimedi in sinergia, così da avere un’azione più potente e duratura.
Resto a sua disposizione per qualsiasi dubbio o chiarimento.
Dott.ssa Elena Amato