Lucia D’Addezio – Tutti sogniamo di avere sempre l’alito profumato e i denti bianchissimi. L’igiene orale, anche se è fondamentale, non basta a garantirci un sorriso smagliante. Caffè, fumo, residui di cibo e patologie del cavo orale possono sporcare i denti, rendendoli giallastri. Un rimedio efficace per questo problema è lo sbiancamento dei denti.
Come funziona lo sbiancamento dei denti?
Anche se spesso ci si riferisce a questo trattamento con il termine generico di “sbiancamento dei denti”, esistono varie modalità e tecniche per eseguirlo con successo. In genere, per rendere la dentatura pulita e brillante si usano il perossido di Idrogeno oppure il perossido di Carbammide che, tramite un processo chimico di ossidoriduzione, riescono a rimuovere tutte le impurità e la sporcizia accumulata tra i denti, facendoli apparire bianchi e lucidi.
Il perossido di Idrogeno e il perossido di Carbammide sono le sostanze impiegate sia nei trattamenti professionali, per i quali ci si rivolge al dentista, che in quelli fai-da-te, che prevedono l’applicazione di mascherine per i denti apposite, riempite di uno speciale gel sbiancante.
Mentre l’igienista dentale impiega solo una normale seduta per completare l’opera di sbiancamento (durante la quale può usare o meno anche una lampada o un laser specifico), per quanto riguarda i trattamenti fai-date possono essere necessarie fino a due settimane per vedere degli effetti.
Problemi e controindicazioni dello sbiancamento dei denti
Trattandosi di un processo chimico, lo sbiancamento dentale va effettuato con le dovute cautele. Innanzitutto è consigliato seguire un pre-trattamento a base di sostanze remineralizzanti, che “sostengono” il dente, riducendo lo stress al quale è sottoposto durante l’ossidoriduzione.
Se sono presenti delle otturazioni è necessario fare la massima attenzione, dato che uno sbiancamento fatto male può portare ad infiltrazioni dolorose e al danneggiamento della polpa del dente.
Chi ha i denti e le gengive molto sensibili, inoltre, deve rivolgersi al dentista per risolvere il problema prima di procedere con lo sbiancamento. Questo passaggio è importante perché lo sbiancamento può peggiorare la situazione e aumentare la sensazione di dolore.
Lo sbiancamento, infine, non è un trattamento valido per le discromie dei denti causate dalle Tetracicline: se avete delle striature di colore violaceo o delle macchie grigie lo sbiancamento non è indicato. Tale trattamento è ideale nei casi di dentatura ingiallita da fumo, dieta e stile di vita.
Dopo lo sbiancamento è fondamentale fare un check-up trimestrale dal dentista di fiducia e seguire una corretta igiene orale.
Autore | Lucia D’Addezio
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