Ti arrabbi molto spesso con tuo marito, di recente? Scopri cosa ti sta succedendo e soprattutto come combatterlo.
Forse è il suono della sua voce che improvvisamente ti s’infila nei nervi e nelle orecchie; è il modo in cui ti chiama, o il modo in cui mastica il cibo, magari con la bocca aperta. (E ti stai chiedendo ma perché lo fa?). Forse sono le sue incredibili capacità di ‘cambiatore di pannolini’, a starti invece davvero sui nervi ultimamente. Qualunque cosa sia, sappi che non sei la sola a sentirti così. Certo, non fai che ripeterti che tuo marito è metà della ragione per cui il tuo piccolo fagottino è qui tra noi adesso, eppure, anche così – e anche ora, non riesci proprio a sopportare la sua vista. Tutto questo non ti è nuovo, vero?
Perché non lo sopporti più
Se può essere di conforto, sei ancora lontana dall’avere un crollo verticale dei tuoi umori. Per una mamma, è bastata una bustina vuota di M&M’s a farle perdere il controllo. “Una sera avevo voglia di dolci,” racconta. “ma quando andrai per prendere la busta di M&M’s, mi sono resa conto che mio marito me ne aveva lasciate soltanto due, due palline al cioccolato e basta! Pensai, sul serio? Chi mangia tutti gli M&M’s scordandosi le ultime 2?! Ero furiosa, ho iniziato a pensare a mille modi per vendicarmi, e tutto solo per un dolce!” La neo-mamma Cytina ricorda così i suoi attimi di furia cieca: “Io e mio marito siamo arrivati ai ferri corti durante le prime settimane dopo la nascita, anche in quei momenti in cui cercava di essermi d’aiuto.”
Secondo la Dott.ssa Shoshana Bennett, specialista in depressione postpartum e autrice del libro Postpartum Depression for Dummies, è comune, e assolutamente normale per le prime settimane di costante mancanza di sonno dovuta alla nascita del bambino, imbattersi in sfoghi irrazionali e aspri scontri con il proprio partner (e sì, anche in qualche pianto disperato a dirotto). E quindi perché te la prendi con lui? Semplice: “Perché chi ci è più vicino tende ad essere il punching bag perfetto,” spiega la Bennett. “Quando ti senti frustrata, è più facile urlare ad un altro adulto presente in casa, anziché a un bambino.” Parte della tua irritazione deriva da ciò che la Dott.ssa Bennett chiama i “miti più comuni della maternità.” Spiega, “Spesso le donne si ritrovano a pensare di dover fare tutto da sole, perché se amassero abbastanza il loro figlio non dovrebbero aver bisogno di scuse, o pause, né di insegnamenti o aiuti,” continua. “Una volta che avrai accettato che questo ragionamento è scorretto, che il fatto che tu possa necessitare aiuto non ha niente a che vedere con quanto ami il tuo bambino, una grossa porzione di rabbia, risentimento e frustrazione spariranno.”
Se il tuo umore variabile non termina qui, dovrai impegnarti nel ricercare la radice del problema, anche se questo dovesse significare un maggior lavoro di investigazione.
Vai verso il cuore del problema
Come di sicuro avrai già immaginato, il grosso dei tuoi cambiamenti di umore non ha niente a che vedere con tuo marito o il tuo compagno, affatto – il vero problema è in te. (Sì lo so non era la risposta che aspettavi.) La Dott.ssa Bennett sottolinea che se tutto è apposto nella tua relazione, ma tu ti ritrovi ancora a scudisciare e punire tuo marito, dovrà iniziare a dare un’occhiata approfondita a quello che le sta succedendo internamente: psicologicamente e dal punto di vista ormonale. Ecco qui alcune domande che potresti porti:
» Sto dormendo abbastanza? Ah, dormire… Ti ricordi ancora com’è? Il tuo problema potrebbe volare via in un batter d’occhio, se solo ti prendessi una nottata di sonno lungo e profondo, ma non sottovalutarne la potenza. “Una buona notte di sonno è una necessità, non un accessorio,” aggiunge Bennett, che suggerisce di farti aiutare da qualcuno: il tuo partner o qualcuno di fidato a cui cedere il tuo bambino, così che tu possa dormire qualche ora in più la mattina, o che ti permetta di darti il cambio la sera.
» Sto bevendo abbastanza acqua? Che tu ci creda o no, la disidratazione può portare irritabilità, e inoltre ansia. Se stai allattando al seno, dovrai prestare particolare attenzione alla tua reidratazione, accertandoti di stare immettendo nel tuo corpo la tua dose quotidiana di 8 tazze di H2O. Prendi l’abitudine di tenere accanto a te un bicchiere d’acqua, e finiscilo a piccoli sorsi mentre stai allattando il tuo bambino.
» Com’è la mia dieta? Anche se non sei più in stata di gravidanza, è comunque ancora importante prestare attenzione a ciò che mangi: in questo periodo devi infatti assicurarti di ricevere abbastanza proteine, e calcio. Inoltre, assicurati anche di consumare alcuni (salutari!) snack extra, che ti mettano al riparo da debolezza e irritazione. Basta una manciata di arachidi, o mandorle, e un bicchiere o due di latte, appena puoi.
» Cos’altro mi manca? Fai di tutto per riservare parte del tuo tempo alle cose che ami. Non sei solo una mamma e una moglie, sei anche una donna: prendi appuntamento con le tue amiche così da non sentirti sola e isolata, o togliti lo stress di dosso prendendo appuntamento dall’estetista. Pianifica 1 evento alla settimana; il solo pensarci nei giorni seguenti, risolleverà il tuo umore.
» Preoccupatene al momento. Ma non importa quante precauzioni potrai prendere, i malumori potrebbero essere ancora e comunque dietro l’angolo. Non avere paura di chiedere aiuto o di prendere una pausa, di tanto in tanto, e di accordare un po’ di responsabilità a tuo marito; potrebbe bastarti anche solo uscire dalla stanza. Assicurati soltanto che sappia bene da che cosa stai cercando di sfuggire, prima di farlo. Se terrai continuamente aperte le linee di comunicazione, non si sentirà messo da parte, e saprà per quale motivo tu sia stata così intrattabile ultimamente. Fargli sapere che cosa ti sta succedendo e come ti stai sentendo, ti aiuta inoltre a processare la rabbia, prevenendo quegli scoppi d’ira che stiamo cercando di evitare. “A volte crediamo che sfogarci su qualcun altro possa diminuire il nostro livello di stress,” afferma la Dott.ssa Bennett. “Ma non è così. Potremmo sentirci bene per un milionesimo di secondo, ma subito dopo ci sentiremmo in colpa e saremmo costrette a dover rimediare, magari anche a lungo.”
» Quando preoccuparsi. Se è già passata qualche settimana dal parto, e ti senti ancora altamente irascibile, ti consigliamo di parlarne con il tuo dottore. I sintomi di un leggero cambiamento d’umore dovuto al parto, spesso iniziano a calare, per molte donne, solo dopo che siano passate più di due settimane, ma le donne che soffrono di depressione post-parto tendono invece a soffrire di malumore più estremi o di una profonda malinconia che si protrae per molto più tempo. Se credi di stare soffrendo di Depressione Post Partum, non vergognarti, parlane immediatamente e apertamente con il tuo dottore o visita il sito Postpartum Support International (Postpartum.net), per saperne di più su questa malattia.
Autore | Enrica Bartalotta
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se non passano dopo due settimane… e neanche dopo due anni dal parto?