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Nefrectomia Radicale, Semplice e Parziale: Operazione Al Rene

La nefrectomia è una procedura chirurgica per rimuovere un rene, in tutto o in parte:

  • Nefrectomia completa (nefrectomia radicale). Durante una completa nefrectomia radicale, il chirurgo rimuove l’intero organo e altre strutture anatomiche ad esso associate come l’uretere, la ghiandola surrenale ed i tessuti adiposi limitrofi.
  • Nefrectomia semplice. Nella nefrectomia semplice viene rimosso il rene, ma non il surrene e/o le altre strutture adiacenti.
  • Nefrectomia parziale. In una nefrectomia parziale, il chirurgo rimuove il tessuto malato da un rene e lascia il tessuto sano al suo posto (è il caso, ad esempio, di tumori più piccoli ai 4 centimetri).
  • Nefroureterectomia: in caso di tumore transizionale (TCC) vengono asportati il rene, il surrene ed i linfonodi adiacenti, l’uretere ed il moncone vescicale.

Una nefrectomia può essere eseguita come trattamento per un eventuale cancro del rene o per rimuovere un rene gravemente danneggiato o malato. Ma l’intervento di nefrectomia potrebbe essere anche eseguito su un soggetto sano nel caso in cui fosse un donatore: il chirurgo rimuove un rene sano per trapiantarlo in una persona che ha bisogno di un rene funzionante (nefrectomia del donatore).

Il chirurgo può eseguire una procedura di nefrectomia attraverso un’unica grande incisione nell’addome o laterale (nefrectomia a cielo aperto) o attraverso una serie di piccole incisioni nell’addome (nefrectomia laparoscopica).

Se l’intervento è riservato ad un rene soltanto, si parlerà di nefrectomia monolaterale destra o sinistra. Nel caso in cui la nefrectomia fosse invece riservata a tutt’e due i reni, sarebbe più corretto parlare di nefrectomia bilaterale.

Perché si esegue una nefrectomia

Un chirurgo esegue una nefrectomia principalmente per rimuovere un rene malato o per prelevare un rene sano destinato ad un trapianto d’organo.

La funzione renale

La maggior parte delle persone possiede due reni – organi delle dimensioni di un pugno situati vicino alla parte posteriore dell’addome superiore. Ma che funzione hanno i reni?
I reni:

  • Filtrano i rifiuti e i liquidi in eccesso ed elettroliti dal sangue.
  • Mantengono i corretti livelli di minerali nel sangue.
  • Producono l’urina.
  • Producono ormoni che aiutano a regolare la pressione sanguigna e che influenzano il numero di globuli rossi in circolo.

Nefrectomia come trattamento per il cancro

Spesso un chirurgo esegue una nefrectomia per rimuovere un tumore o la crescita abnorme dei tessuti in un rene. Il cancro del rene più comune negli adulti, il carcinoma a cellule renali, inizia nelle cellule che rivestono i piccoli tubi all’interno dei reni (carcinoma a cellule chiare, RCC) o dalla mucosa che ricopre i calici ed il bacinetto (carcinoma transizionale, TCC). I bambini hanno più probabilità di sviluppare un tipo di cancro del rene chiamato tumore di Wilms, probabilmente causato dallo scarso sviluppo delle cellule renali.

P U B B L I C I T A'

Sintomi?

I tumori e cancri summenzionati possono inizialmente crescere senza dare alcun sintomo né disturbo.
In pochi casi, invece, si avvertono dolori al fianco e sangue nelle urine.

[Leggi anche Tumori renali 2016: ma quante nuove entità ci sono? Manuela Bergmann Istituto Cantonale di Patologia, Locarno]

Quanto tessuto renale rimuovere?

La decisione sulla quantità di tessuto renale da rimuovere dipende da diversi fattori e considerazioni:

  • Il tumore è confinato al rene?
  • E’ presente più di un tumore?
  • Quanto è danneggiato il rene?
  • Il cancro sta danneggiando l’omeostasi dei tessuti vicini?
  • Quanto funziona bene l’altro rene?

Il chirurgo prenderà una decisione sulla base dei risultati forniti dai test di imaging, che possono comprendere:

  • La risonanza magnetica (MRI), utilizza un campo magnetico e le onde radio per produrre immagini 3D dei tessuti e degli organi.
  • Ultrasuoni, un’immagine dei tessuti molli prodotta con l’uso di onde sonore.
  • Tomografia computerizzata (TAC), una tecnologia a raggi X che produce immagini di sottili sezioni trasversali dei tessuti molli.

Nefrectomia: trattamento per altre condizioni

Una nefrectomia parziale o radicale può anche essere necessaria per rimuovere un rene gravemente danneggiato o del tessuto renale non funzionante a causa di una lesione traumatica o altre malattie.

Nefrectomia da donatore di rene

Una persona con una buona funzione renale e un basso rischio di alcuni disturbi, come ad esempio la pressione alta o il diabete, è un buon candidato per la donazione di un rene a qualcuno che abbia bisogno di un trapianto. Un malato che riceve un rene da un donatore vivente ha una maggiore possibilità che il rene trapiantato sopravviva rispetto a una persona che riceve un rene da un donatore deceduto.

Rischi di una nefrectomia

Le complicanze a lungo termine derivanti da una nefrectomia si riferiscono ai potenziali problemi correlati al vivere con meno di due reni completamente funzionanti. Tuttavia, anche se la funzionalità renale complessiva a seguito di una nefrectomia diminuisce, il tessuto renale rimasto di solito funziona abbastanza bene per poter vivere una vita sana.

I  problemi che possono verificarsi da una riduzione della funzionalità renale includono :

  • Alta pressione sanguigna (ipertensione).
  • Malattia renale cronica.

Preparazione all’intervento chirurgico di nefrectomia

Prima dell’intervento si può consultare il chirurgo, chiedendogli quali siano le opzioni disponibili più congrue alla propria condizione di salute. Esempi di domande che si potrebbero porre sono:

  • Avrò bisogno di una nefrectomia parziale o completa?
  • Sono un candidato idoneo per una procedura minimamente invasiva (laparoscopica)?
  • Quali sono le possibilità che avrò bisogno di una nefrectomia completa anche se è prevista una nefrectomia parziale?
  • Se l’intervento è per il trattamento del cancro, quali altre procedure sono connesse e di quali trattamenti potrei aver bisogno?
  • Sarebbe utile rivelare di essere allergico a questo o quel farmaco?
  • Devo smettere di prendere eventuali anticoagulanti (Coumadin, Sintrom, etc), antiaggreganti (Aspirinetta, Ascriptin, Ibustrin, Plavix, Ticlopidina, Tiklid, etc), antidolorifici e FANS?

Pianificare il soggiorno in ospedale

Potrebbe essere necessario rimanere in ospedale da uno a cinque giorni (raramente più di una settimana), a seconda del tipo di procedura. Consultare il chirurgo e il team sanitario per conoscere i tempi di recupero.

Preparazione per l’intervento chirurgico

Verranno fornite istruzioni su cosa fare il giorno prima e il giorno stesso dell’intervento. Prendete nota di tutte le domande che si potrebbero voler fare, come ad esempio:

  • Quando devo iniziare il digiuno?
  • Posso portare i miei farmaci?
  • In caso affermativo, quanto tempo prima dell’intervento posso prendere una dose?
  • Quali farmaci senza ricetta medica devo evitare?
  • Quando devo arrivare in ospedale?

Pianificazione per una nefrectomia – donatore

Se si ha intenzione di donare un rene per un trapianto, ci si dovrà sottoporre ad alcuni test ed esami per assicurarsi di essere un candidato idoneo.

I criteri per essere un  donatore di rene ideale  includono:

  • Avere 18 anni o più.
  • Avere un gruppo sanguigno compatibile con il ricevente il trapianto di rene.
  • Avere una buona salute generale.
  • Avere due reni ben funzionanti.
  • Non avere precedenti di ipertensione, malattie renali, diabete, alcuni tumori o gravi fattori di rischio per cuore e vasi sanguigni (malattie cardiovascolari).
  • Avere una salute mentale stabile.

Durante la procedura di nefrectomia

La procedura di nefrectomia varia, a seconda di come viene eseguito l’intervento chirurgico e a seconda di quanto rene viene rimosso. Operazioni di rimozione del rene sono eseguite in:

  •  Chirurgia a cielo aperto. In una nefrectomia a cielo aperto, il chirurgo pratica un taglio (un’incisione) lungo il fianco o sull’addome del paziente – di solito tra le costole inferiori sul lato del rene interessato. Il chirurgo potrebbe dover rimuovere una costola inferiore per ottenere un migliore accesso al rene. A fine operazione il paziente avrà dei tubi di drenaggio, il sondino naso-gastrico ed il catetere vescicale che verranno rimossi nei giorni a seguire (entro una settimana solitamente).
    » Per poter riprendere la normale attività lavorativa ci vorrà circa 1 mese.
  • Chirurgia laparoscopica. In questa procedura minimamente invasiva, il chirurgo fa alcune piccole incisioni nell’addome per inserire dispositivi dotati di videocamere e piccoli strumenti chirurgici. Il chirurgo praticherà un’incisione un po’ più grande qualora dovesse rimuovere l’intero rene.
    In totale verranno praticate 4 piccole incisioni (di circa 5-10 mm) sull’addome. Successivamente verranno inseriti il laparoscopio (piccola telecamera) e gli strumenti chirurgici. A questo punto viene praticata un’incisione di 4-5 centimetri a livello addominale e viene rimosso il rene.
    » In caso di complicanze è possibile convertire l’intervento in laparoscopia a quello a cielo aperto.
    » L’intervento chirurgico dura circa 3-4 ore ed il post-operatorio è più breve (circa la metà dell’intervento tradizionale).
  • Chirurgia laparoscopica Robot-assistita. In una variante di chirurgia laparoscopica, il chirurgo può utilizzare un sistema robotizzato per eseguire la procedura. Gli strumenti robotici richiedono incisioni molto piccole, forniscono una migliore visuale della procedura e consentono la rimozione precisa del tessuto malato.
  •  Nefrectomia radicale. In una nefrectomia radicale, il chirurgo rimuove tutto il rene, i tessuti grassi circostanti ed una porzione del canale che collega il rene alla vescica (uretere). Il chirurgo potrebbe rimuovere anche la ghiandola surrenale che si trova sopra al rene se un tumore è vicino o interessa la ghiandola surrenale.
  • Nefrectomia parziale. In una nefrectomia parziale il chirurgo rimuove il tumore o il tessuto malato e lascia la maggior parte del tessuto renale sano al suo posto.

Le incisioni più piccole in chirurgia robotica e laparoscopica di solito significano meno dolore dopo l’intervento chirurgico e un più rapido ritorno alle normali attività.

[Leggi anche – Nefrectomia laparoscopica – VINCENZO DISANTO, MICHELE ROMANO]

Cosa aspettarsi dopo l’intervento di nefrectomia – post operatorio e recupero

Una procedura di nefrectomia viene eseguita in anestesia generale. Verrà somministrato un farmaco (anestetico) prima dell’intervento chirurgico in modo che si sarà addormentati e non si sentirà dolore durante l’intervento chirurgico. Verrà anche posizionato un catetere urinario – un piccolo tubo che drena l’urina dalla vescica – prima dell’intervento chirurgico.

Il tempo di recupero dopo l’intervento e la durata del soggiorno in ospedale dipendono dalla salute generale del paziente e dal tipo di nefrectomia eseguita. Il catetere urinario viene tenuto per un breve periodo di tempo durante il ricovero ospedaliero (che potrebbe protrarsi per 7 giorni).

Prima di lasciare l’ospedale si riceveranno istruzioni riguardo la dieta e le attività fisiche. Si può essere incoraggiati a iniziare a svolgere leggere attività quotidiane, appena ci si sente in grado, ma si dovranno  evitare attività faticose o sollevamento di carichi pesanti per diverse settimane (6 – 8 settimane) .

Cosa si prova dopo una nefrectomia?

Dopo una nefrectomia si possono provare sensazioni di:

  • Dolore nei punti dove sono state praticate le incisioni.
  • Dolore e/o fastidio durante la respirazione.
  • Dolore addominale causato dall’irritazione e infiammazione dei muscoli addominali (alle volte proprio lì dove erano posti i tubi di drenaggio).
  • Intorpidimento.
  • Nausea.
  • Senso di vomito.
  • Stato confusionale.

Dopo quanto tempo vengono tolti i punti?

I punti vengono tolti dopo circa 8 giorni.

Dopo quanto posso fare una doccia dopo l’intervento?

E’ possibile fare una doccia due giorni dopo la rimozione dei punti.
Prima del bagno in vasca, invece, devono passare 20 giorni circa.

Rischi e complicazioni

I rischi correlati ad una nefrectomia, oggi come oggi, sono veramente bassi.
Ciò nonostante si potrebbe incappare in complicazioni come:

  • Embolia e Trombosi.
  • Polmonite post-operatoria.
  • Reazioni allergiche agli anestetici.
  • Ridotta funzionalità del rene rimanente in caso di nefrectomia monolaterale.
  • Sanguinamenti (emorragie) dalle incisioni.
  • Sviluppo di infezioni.

Nefrectomia radicale bilaterale: invalidità e dialisi

Tutti i soggetti che subissero una nefrectomia bilaterale totale necessiteranno per tutta la loro vita di dialisi.

Risultati

Di seguito alcune domande che si consiglia di porre al chirurgo, allo specialista del cancro (oncologo), o altri membri del personale sanitario che hanno seguito la nefrectomia:

  • E’ stato possibile rimuovere tutto il tessuto canceroso o malato?
  • Quanto del rene è stato rimosso?
  • Avrò bisogno di subire altri trattamenti se il cancro si è diffuso ad altri organi?
  • Quante volte dovrò eseguire controlli per testare la mia funzione renale?

Monitoraggio della funzione renale

La maggior parte delle persone può vivere bene con un solo rene o con un rene intero e parte del secondo. È probabile dover eseguire controlli regolari per monitorare i seguenti fattori legati alla funzione renale:

  • Filtraggio rifiuti. La velocità di filtrazione glomerulare è una misura di quanto efficientemente il rene filtra le tossine. Il test è di solito eseguito con un campione di sangue. Un tasso di filtrazione ridotto indica una riduzione della funzione renale.
  • Livello di proteine nelle urine. Alti livelli di proteine nelle urine ​​(proteinuria) possono indicare danni ai reni e scarsa funzionalità renale.
  • Pressione sanguigna. Sarà necessario un attento monitoraggio della pressione arteriosa perché una ridotta funzionalità renale può aumentare la pressione sanguigna – e la pressione alta può, a sua volta, danneggiare il rene.

Prendersi cura del rene rimanente

Dopo una nefrectomia o nefrectomia parziale, si può avere una generale funzione renale normale. Per preservare la funzione renale normale, il medico può raccomandare di seguire una dieta sana, impegnarsi in esercizio fisico quotidiano e eseguire controlli regolari della funzionalità renale.
Se si sviluppasse una malattia renale nel rene rimanente dopo una nefrectomia totale o parziale, il medico potrebbe raccomandare modifiche alla dieta, come ad esempio limitare l’assunzione di sale o di proteine.

[Leggi anche – Cancro Del Rene: Come Riuscire A Prevenirlo]

Alimentazione: che dieta seguire dopo una nefrectomia?

A seguito di una nefrectomia, e dopo aver ripreso ad andare in bagno di corpo regolarmente, si può riprendere una corretta e sana alimentazione, senza dover per forza di cosa evitare questo o quel cibo.

L’acqua è da preferire sempre a tutte le altre bevande, soprattutto agli alcolici dei quali sarebbe meglio non abusare.

Frutta e verdura non dovrebbero mai mancare.

Ma son delle linee guida che tutti, e non solo i soggetti operati al rene, dovrebbero seguire.

Una dieta più restrittiva viene invece prescritta a chi avesse perso buona parte della funzionalità renale – insufficienza renale cronica (in questi casi potrebbe esser anche necessario fare la dialisi).

Attività  fisica: posso fare sport dopo una nefrectomia? Se sì, dopo quanto tempo dall’intervento?

Dopo una nefrectomia l’attività fisica deve essere ripresa gradualmente.
Inizialmente si potranno fare passeggiate più o meno lunghe e sì, si potranno salire e scendere le scale.
L’importante è non affaticarsi ed evitare gli sforzi eccessivi: no, non si dovrebbero sollevare oggetti pesanti o praticare sport intensi come l’atletica, il tennis, il calcio, etc. Tutto questo per almeno 4 settimane: il tempo necessario per la formazione di tessuto cicatriziale saldo.
Dopo 3 settimane, invece, è generalmente possibile guidare nuovamente la macchina.

E con questo è tutto! Ma, prima di lasciarvi alla “bibliografia” vi chiedo il favore di commentare l’articolo (trovate il riquadro poco più in basso scorrendo la pagina), per condividere con me la vostra esperienza a proposito della nefrectomia o anche per farmi delle domande. Potete altresì usare i vostri canali sociali per condividere o salvare questa pagina e rileggerla o suggerirne la lettura alla bisogna.

Autore | Viola Dante

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.

2 Commenti

  1. Maria Antonietta

    È normale provare dolore addominale forte (parte bassa nella vescica), nell’espellere l’aria e defecare dopo aver subito una nefrouretroctomia?

    • Buonasera Maria Antonietta e benvenuta,

      » La nefroureterectomia è una operazione a carico di rene e/o uretere. Il dolore potrebbe essere congruo all’intervento subito. Ma deve parlarne con il suo medico curante, perchè lui possa farsi un’idea migliore della mia su quello che lei accusa e su quali potrebbero essere le cause: 1. normale decorso postoperatorio; 2. complicanze.