Un ospedale newyorkese è stato condannato e multato dopo che una donna dichiarata ufficialmente deceduta si è svegliata durante l’espianto dei propri organi. Colleen Burns, una quarantunenne di Syracuse, New York, è stata ricoverata al St Joseph’s Hospital Health Centre nel mese di ottobre dell’anno 2009, in seguito ad una overdose di droga. I medici hanno riscontrato che la Burns era clinicamente deceduta e, dopo aver ottenuto il permesso dalla famiglia, si sono preparati ad espiantare i suoi organi. La donna, però, era soltanto in stato in coma e si è svegliata sul tavolo operatorio solo un attimo prima di andare sotto i ferri per l’espianto.
Il Dipartimento della salute dello Stato ha condannato l’ospedale St Joseph’s ad un’ammenda pari a 6.000 dollari, dopo aver constatato che l’ospedale ha ignorato i segni vitali della paziente, eseguendo i test di routine come la sollecitazione delle dita dei piedi, labbra e la lingua in movimento e dilatazione delle narici – tutti segni vitali e prove evidenti del fatto che la donna respirava ancora.
Il Dottor David Mayer, professore associato di chirurgia clinica alla New York Medical College, ha esaminato la relazione e ha trovato una prescrizione di sedativi alla Signora Burns prima dell’operazione, cosa che lo ha lasciato molto perplesso. Il dottore, a tal proposito ha dichiarato: “Se si deve sedare o somministrare farmaci antidolorifici a un paziente, significa che non è cerebralmente morto e che non dovrebbero essergli espiantati gli organi“.
L’ospedale non ha segnalato l’incidente e, solo dopo essere stato multato dal Dipartimento di Stato ha ricevuto una richiesta di indagine. L’ospedale ha dichiarato che tutto lo staff medico segue politiche e procedure rigorose per la donazione di organi. “Abbiamo imparato molto da questa esperienza e abbiamo modificato le nostre procedure per comprendere il tipo di circostanza insolita presentato in questo caso” ha comunicato la portavoce dell’ospedale, Kerri Howell, in una e-mail ai giornali.
La famiglia Burns non ha citato in giudizio l’ospedale dopo l’incidente e, secondo la madre della paziente, Lucille Kuss, Colleen Burns non è mai stata arrabbiata per essere stata scambiata per defunta. Purtroppo però, sedici mesi dopo l’accaduto, la donna, che soffriva di depressione, ha perso la vita.
Autore | Daniela Bortolotti
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