Arriva dalla Francia il nuovo caso di Sars, il virus influenzale che sta mietendo qualche preoccupazione. Si tratta del secondo caso verificatosi in poco tempo in Francia.
Le autorità stanno mettendo in allerta la gente sui rischi della malattia che, per ora, resta contenuta.
La seconda vittima del virus è in terapia intensiva, ha fatto sapere il Ministro francese della Sanità, Marisol Touraine, a margine di una conferenza stampa. Il ministro ha aggiunto che il paziente “versa in condizioni stabili, ma preoccupanti”.
Touraine ha inoltre informato la gente sulle misure precauzionali da adottare per prevenire il virus. In particolare, il Ministero della Sanità ha detto che presso gli aeroporti francesi saranno distribuiti opuscoli informativi sulla Sars. Questi libricini illustrativi consiglieranno ai viaggiatori le misure da adottare per evitare di ammalarsi, come lavarsi frequentemente le mani o evitare il contatto con gli animali.
Il nuovo virus ha ucciso già 18 persone da quando è stato identificato lo scorso anno, per un totale di 30 casi infetti confermati e segnalati dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, dal settembre 2012. La Sars (il ceppo da cui deriva questo virus) ha provocato la morte di 800 persone al mondo, nel 2003.
Una delle ultime vittime era appena tornata da una vacanza a Dubai, dopo un tour organizzato. è legato alla SARS. La maggior parte delle persone che hanno contratto la malattia erano di ritorno dal Qatar, Arabia Saudita, Giordania e Pakistan. Sono stati segnalati anche altri casi in Gran Bretagna e Germania.
I ricercatori ipotizzano che questa forma virale provenga dai pipistrelli o animali come cammelli o capre; gli scienziati stanno anche valutando se la frutta o le verdure contaminate da escrementi di animali possa aver diffuso, in qualche modo, il temuto virus.
Il ricercatore Arnaud Fontanet dell’Istituto Pasteur sta effettuando il test per il virus in Francia ed ha già detto, con certezza, che si tratta di un virus che si trasmette in maniera preponderante attraverso le vie respiratorie.
I funzionari stanno cercando di rintracciare tutte le persone che hanno avuto contatto con il secondo paziente in Francia, così da poterle controllare, così come tutti coloro che hanno viaggiato a Duba insieme all’uomo che si è ammalato.
“ I professionisti, i medici e gli esperti, ritengono che non vi è alcun motivo per preoccuparsi in modo eccessivo ma questo non significa che possiamo abbassare la guardia”, ha detto il ministro della salute, “anche perché nulla sarà lasciato al caso”.
13 maggio 2013, ore 19:52
Autore | Marirosa Barbieri
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