L’American Academy of Pediatrics ha inviato una circolare a tutti i pediatri, chiedendo loro di indagare sui pazienti affetti da insicurezza alimentare. In questo comunicato viene chiesto ai medici di domandare ai pazienti se nell’anno precedente sono stati preoccupati che il cibo fosse esaurito prima del tempo, o sul fatto di essere in grado di poterne acquistare ancora quando le scorte fossero finite.
Erin R. Hager, epidemiologo nutrizionale presso l’Università del Maryland School of Medicine, afferma che in questo modo si può identificare il il 97 per cento delle famiglie che sperimentano l’insicurezza alimentare.
Secondo il New York Times l’insicurezza alimentare è legato a problemi emotivi e comportamentali dei bambini.
Il Dipartimento dell’Agricoltura dichiara che sedici milioni di bambini vivono in situazioni di scarsità di cibo. Questi bambini si ammalano più spesso e sono soggetti a ricovero più spesso rispetto ai bambini nutriti adeguatamente.
Il gastroenterologo pediatrico e epatologo presso la University of Minnesota Masonic Children’s Hospital Sarah Jane Schwarzenberg ha dichiarato che è importante indagare su tutti i pazienti, perché non si può capire se una persona soffre di insicurezza alimentare solo guardandola.
“E’ importante sapere come fare uno screening per capire tale insicurezza. Non si può capire se una persona soffre di insicurezza alimentare solo guardandola, hanno lo stesso aspetto di me e voi.”
Dr. Schwarzenberg afferma inoltre che non solo la fame danneggia i bambini, ma anche lo stress di non sapere se avranno abbastanza cibo quel giorno o il prossimo.
“La fame è un male, ma lo stress di non sapere se un giorno si mangerà o si rimarrà a stomaco vuoto crea un ulteriore stress e i bambini lo sentono.”
Nel 2013 circa un quindo dei bambini negli USA faceva parte di famiglie con insicurezza alimentare.
Secondo il Los Angeles Time il totale ammonta a circa 16 milioni di bambini.
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