Si può perdere peso ad alta quota?
In base ad uno studio, pubblicato sull’ International Journal of Obesity, è emersa una relazione tra la perdita di peso e l’altitudine.
I ricercatori americani hanno analizzato oltre 400.000 persone riscontrando che, quelle che vivono al livello del mare hanno 4 o 5 volte in più la probabilità di essere obese, rispetto alle persone che abitano ben al di sopra del livello del mare.
Lo studio si è basato su un’analisi statistica che ha preso in considerazione il livello di attività dei soggetti, la temperatura e l’urbanizzazione della zona esaminata.
“E’ importante ricordare che la correlazione non dimostra il nesso di causalità”, ha osservato il dottor James Voss, tra gli autori dello studio.
Quali potrebbero essere le cause della perdita di peso ad alta quota?
Secondo alcuni studi, gli alpinisti potrebbero dimagrire grazie al loro grande dispendio energetico, considerata l’ attività fisica che svolgono, scalando.
Questo aspetto, però, non spiega del tutto ed in maniera esaustiva il fenomeno. Altre ricerche hanno indicato, tra le possibili cause, un minor consumo di energia dovuto alla mancanza di appetito ad alta quota.
I ricercatori hanno condotto uno studio in una camera ipobarica, simulando una salita sul Monte Everest. Pur avendo ampie scorte di cibo, i partecipanti hanno registrato una consistente perdita di appetito che ha comportato una diminuzione dell’apporto calorico e la conseguente diminuzione del peso.
Dunque, secondo i ricercatori (che hanno escluso lo stress, come causa di dimagrimento), l’ipossia è anche legata alla riduzione del consumo di alimenti quando ci si trova ad alta quota.
La perdita di peso può verificarsi anche senza che venga praticato l’esercizio fisico.
In base ad uno studio preliminare, un gruppo di persone obese, soprattutto maschi sedentari che hanno trascorso una settimana ad alta quota, è stato in grado di perdere peso senza praticare alcun tipo di esercizio.
Anche se i partecipanti sono stati autorizzati a mangiare quanto volevano, essi hanno consumato circa 730 calorie in meno di quanto avrebbero introdotto rimanendo a una quota normale. Essi inoltre avevano registrato un aumento significativo dei livelli di leptina, l’ormone proteina che svolge un ruolo nel controllo dell’appetito e del metabolismo. In totale, i partecipanti hanno perso una media di tre chili.
Non tutti sono d’accordo sulla connessione tra leptina in alta quota e la perdita di peso. Alcuni sostengono che la leptina aumenti ad alta quota, altri, invece, asseriscono il contrario.
Ad ogni modo, ogni anno, gli alpinisti che scalano il monte Everest registrano una diminuzione del loro peso, nonostante i rifornimenti di cibo.
Di solito, gli scalatori prediligono un’alimentazione a base di carboidrati (attraverso i viveri che portano con sè, o consumando uno dei piatti più comuni dell’Himalaya a base di riso e lenticchie).
Quest’ultimo risulta particolarmente apprezzato per i suoi componenti ed il sapore intenso.
Gli ingredienti consistono in riso Basmati, lenticchie, burro,1 cipolla tritata, 2 spicchi d’aglio, 1 cucchiaio di zenzero tritato, 1 cucchiaino di curcuma, ¼ cucchiaino Asafetida (una spezia dal sapore molto forte che si trova comunemente nei supermercati indiani), 2 peperoncini rossi secchi, 4 tazze di acqua o brodo vegetale, sale e pepe.
Portate l’acqua in ebollizione ed aggiungete il riso da cuocere a fuoco lento.
A questo punto, soffriggete la cipolla, l’aglio e lo zenzero nel burro per un minuto. Aggiungete le lenticchie, le spezie, il peperoncino e l’acqua. Portate in ebollizione, poi abbassate la fiamma e fate cuocere per circa 30 minuti fino a quando le lenticchie non saranno morbide. Servite il piatto e gustatelo in compagnia di altri scalatori.
Autore | Marirosa Barbieri
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Molto interessante. Io ho sentito che anche salendo di qualche piano si può notare una variazione di peso 😀