Il farmaco topiramato, generalmente utilizzato per trattare l’epilessia e, più di recente, la perdita di peso, può aiutare le persone che fanno uso di cocaina e alcool a ridurre la dipendenza: lo dicono i ricercatori del Dipartimento di Psichiatria presso la Penn Medicine in un nuovo studio pubblicato sulla rivista “Drug and Alcohol Dependence”. I risultati dello studio svolto assieme ad un placebo aggiungono una serie di evidenze che supportano la teoria per cui il topiramato è un farmaco promettente per trattare le dipendenze.
In passato, diversi studi avevano già dimostrato che il topiramato può ridurre la dipendenza da alcol, così come ridurre le ricadute nella cocaina, ma il suo utilizzo per il trattamento di entrambe non era mai stato approfondito in uno studio clinico. Cocaina e alcol spesso vanno di pari passo e, in questo modo, con le terapie mirate si può ottenere la strategia migliore per trattare i pazienti.
I risultati dello studio clinico di 13 settimane su 170 persone dipendenti da alcol e cocaina, hanno prodotto risultati contrastanti: il farmaco ha ridotto il desiderio di alcol, ma non li ha portati a bere di meno, inoltre non ha ridotto il desiderio di cocaina. I pazienti trattati con il topiramato, tuttavia, rispetto a quelli del placebo avevano una maggiore costanza nel continuare a seguire il trattamento e nell’astenersi dalla cocaina durante le ultime tre settimane di prova. Le persone con i peggiori sintomi di astinenza da cocaina (agitazione, comportamento irrequieto e umore depresso), sembravano aver beneficiato maggiormente del topiramato.
“La dipendenza da cocaina continua ad essere un importante problema di salute pubblica negli Stati Uniti e in Europa. Seguire un percorso di consulenza per uscire dalla droga rimane il trattamento migliore, ma molti pazienti non rispondono completamente e sviluppare farmaci efficaci è una priorità di ricerca“, ha dichiarato il primo autore Dottor Kyle M. Kampman, professore di Psichiatria presso la Scuola di Medicina di Perelman dell’Università della Pennsylvania e direttore medico presso il Centro Charles O’Brien per il trattamento delle tossicodipendenze . “Sulla base dei risultati dello studio, questo farmaco più la terapia cognitivo-comportamentale, può essere una buona alternativa per le persone dipendenti da alcol e cocaina, per contribuire a ridurne il loro consumo“.
Autore | Daniela Bortolotti
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