Maria Bruno, Bari – Sarebbe il pompelmo la nuova grande speranza di chi si ammala di cancro e il suo succo potrebbe anche consentire di ridurre la dose dei farmaci di chi lotta contro questo male. A decretarlo uno studio realizzato di recente negli Stati Uniti d’America e coordinato dall’esperto di cancro dell’Università di Chicago, Ezra Cohen.
I risultati della ricerca sono stati pubblicati pochi giorni fa sulla rivista “Clinical Cancer Research” e in una manciata di ore hanno fatto il giro del mondo.
Secondo il gruppo di ricercatori, bere costantemente il succo di pompelmo rende tre volte più efficace l’effetto del Sirolimus, il medicinale che si usa sia in caso di trapianto che in caso di tumore. Non solo. La combinazione vincente tra questi due elementi (pompelmo e sirolimus) riduce notevolmente gli effetti negativi prodotti dal farmaco.
L’efficacia di questo frutto è stata testata su molti pazienti di alcuni ospedali statunitensi. Normalmente, per tenere sotto controllo il cancro ed evitare la morte in tempi rapidi è necessario che i pazienti assumano 90 grammi di sirolimus a settimana, ma questo potente medicinale provoca gravi problemi intestinali. I test hanno dimostrato che, se unito al succo di pompelmo, il farmaco diventa sufficiente anche con dosaggio di 25 o 35 grammi a settimana e questo riduce gli effetti negativi in maniera drastica.
A rendere speciale questo frutto è la capacità di inibire gli enzimi dell’intestino che si occupano della decomposizione del sirolimus e di molti altri medicinali. L’efficacia del succo è quasi immediata e dura un paio di giorni.
Questa è stata la prima ricerca che ha studiato gli effetti della combinazione tra farmaci e cibo e, quasi certamente, ne seguiranno tante altre con la speranza che al più presto questo ingiusto male venga completamente sconfitto.
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