È notizia recente che i probiotici vengano chiamati psicobiotici, perché in grado di dare una sferzata di energia al tuo cervello, migliorandone la salute mentale.
I prodotti probiotici sono noti per essere batteri buoni, amici dell’intestino e quindi del tuo sistema immunitario. Sono in grado di aiutarti nella digestione, prevenendo dunque tutte quelle patologie e condizioni del tratto intestinale. Ma sono anche in grado di dare alle tue difese immunitarie un’iniezione di potenza. Alcuni consigliano di consumare prodotti probiotici almeno una volta al giorno; quelli che vediamo al supermercato sono ottimi supplementi che contengono batteri amici in gran quantità (da 50 a 450 miliardi di flora batterica a dose), ma è più recente la scoperta per cui i probiotici potrebbero anche far bene al cervello, ed ecco perché li hanno rinominati psicobiotici.
Un articolo pubblicato online in Biological Psychiatry nel giugno del 2013, recita: “i probiotici sono degli organismi viventi che, se ingeriti in ammontare adeguato, sono in grado di produrre effetti benefici per la salute, in pazienti affetti da malattie psichiatriche”, come ad esempio la depressione, e altri disordini legati allo stress.
Secondo Alan C. Logan, dottore in medicina naturopatica e co-autore del libro Your Brain on Nature, i probiotici aiutano i batteri presenti nel nostro organismo, a proteggere il film che riveste il nostro stomaco; una pellicola, che è necessaria a non corrodere lo stomaco con i succhi gastrici della digestione. Uno squilibrio nel microbiota umano (la flora intestinale), dovuto ad esempio a condizioni di stress o ad una dieta molto ricca di zuccheri e grassi, può portare questo film a perdere in impermeabilità. Questo significa che parte dei batteri potrebbero passare attraverso lo stomaco nel flusso sanguigno, generando un’infiammazione, che, anche se di basso grado, pare essere stata connessa a patologie come l’obesità e altre malattie sia fisiche che mentali.
I ceppi batterici buoni che si trovano nei probiotici, fanno parte della famiglia dei lactobacilli e dei bifidobatteri. Uno studio del 2011 pubblicato nel British Journal of Nutrition ha monitorato un gruppo di adulti a cui erano stati somministrati organismi probiotici, ed altri a cui era stato dato un placebo, tutti i giorni a colazione, per 30 giorni. Coloro che avevano consumato probiotici sembravano essere molto meno ansiosi e stressati; a questo punto lo studio ha concluso che: “la microflora intestinale ha un ruolo fondamentale nell’equilibrio dello stress e di alcune condizioni come l’ansia e la depressione.” Un buon motivo dunque per utilizzarli come integrazione alla terapia psichiatrica.
Non sarebbe corretto dire che i bifidobatteri e i lactobacilli possano essere sostitutivi dei farmaci contro la depressione. Ma, anche se saranno necessari ulteriori ricerche, è utile e interessante sapere che non solo possono aiutare a tenere lontane condizioni come l’obesità e altre malattie ad essa correlate, ma che potrebbero aiutare il cervello a stare meglio, se consumati tutti i giorni, in associazione ad un esercizio fisico costante e ad una dieta sana ed equilibrata.
“I cibi fermentati fanno bene alla nostra flora batterica,” lo dichiara la dietista Sue Mah. “I batteri del nostro intestino ci aiutano a digerirli, così da aiutare l’organismo ad assorbirne correttamente i nutrienti; stesso discorso per le fibre.” Scegli quindi di consumare almeno un cibo fermentato o due a pasto; il vino ad esempio, la birra, il pane: “Se consumati con regolarità, aiutano gli organismi probiotici a sopravvivere per più di una o due settimane,” continua la Dott.ssa Mah, “ed ancora: lo yogurt, il latticello, i crauti e il kefir. E poi il tempeh, il miso, il kimchi, e il tè kombucha: più particolari ed esotici.”
Autore | Enrica Bartalotta
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