I medici la chiamano tecnicamente ipotensione. Chi ne soffre, invece, la riconosce dai suoi sintomi classici (capogiri, debolezza, astenia, letargia,) e la definisce, volgarmente, pressione bassa.
Il disturbo dell’ipotensione non viene spesso adeguatmente attenzionato perchè offuscato dal fratello maggiore, l’ipertensione, ritenuta più preoccupante e pericolosa.
L’ipotensione, viene a costituire un vero e proprio problema quando i suoi sintomi interferiscono nella vita di tutti i giorni.
CHE COS’E’ L’IPOTENSIONE?
Letteralmente significa “pressione bassa“. La pressione sanguigna altro non è che la forza con cui il sangue si muove dentro le arterie.
Esistono due forme di pressione, quella sistolica che registra la capacità di contrazione del cuore e quella diastolica che misura il il battito a riposo.
Un individuo soffre di ipotensione quando la sua pressione si attesta al di sotto dei 90/60 mm Hg.
“Negli adulti sani, la pressione bassa non costituisce generalmente un problema“, dice Sonia Anand, professoressa associata di Cardiologia della McMaster University e direttore della Clinica di Medicina Vascolare presso l’Hamilton Health Sciences Center, “così come la bassa pressione sanguigna è molto comune tra gli atleti ed è un segno di buona efficienza cardiovascolare“.
CAUSE, SINTOMI E SOLUZIONI
Quando, allora, l’ipotensione costituisce un problema ed è il caso di allarmarsi?
Le situazioni a rischio che richiedono particolare attenzione perchè possono presagire veri e propri problemi, sono quelle in cui la pressione bassa irrompe inaspettatamente nella nostra quotidianità (perdita di sangue improvvisa, anafilassi).
Consultare il medico, inoltre, diventa indispensabile in presenza di vertigini, capogiri, svenimenti o confusione soprattutto se questi sintomi si verificano quando stiamo guidando, lavorando o camminando.
Il medico curante, quindi, dopo aver registrato le reazioni sospette ed escluso la presenza di altre condizioni, può dispensare una serie di suggerimenti volti ad apportare modifiche allo stile di vita (bere più acqua durante il giorno, evitare il consumo di alcol, indossare calze graduate a compressione, sdraiarsi alzando i piedi, durante i capigiri).
Le categorie a rischio (anziani e donne incinte), inoltre, dovrebbero mantenere più alta la guardia.
Soprattutto le gestanti, infatti, entro le prime 24 settimane di gravidanza dovrebbero adottare una serie di accorgimenti tesi a prevenire i cali ipotensivi.
Lo svenimento improvviso, infatti, potrebbe comportare cadute, malori e mettere a repentaglio la vita della gestante e del suo piccolo.
VIVERE CON L’IPOTENSIONE CRONICA
Chi soffre di ipotensione cronica deve fare i conti, ogni giorno, con questa invalidante patologia.
Il modo migliore per mantenere la pressione al suo stato ottimale evitando fluttuazioni pericolose, consiste nel seguire una dieta sana, equilibrata ed uno stile di vita basato sull’esercizio fisico quotidiano.
Indulgere nel fumo o nell’alcol è una scorretta abitudine. Preferire, invece, il consumo di bevande sane, come l’acqua ed il tè verde o nero (particolarmente ricchi di antiossidanti) è importante.
“Le persone inclini alla pressione bassa, dovrebbero essere particolarmente consapevoli dell’importanza di assumere liquidi“, ha chiosato la dottoressa Anand, “ad esempio, durante la stagione calda e soleggiata o quando si pratica sport, è importante mantenere il normale equilibrio dei liquidi, bevendo molta acqua o drink contenenti sodio, minerali e vitamine aggiunte“.
LA NATURA CI AIUTA
Esiste una serie di prodotti naturali, in grado di contrastare l’ipotensione. La fitoterapia, infatti, offre una serie di rimedi più o meno riconosciuti per affrontare il problema.
Avete mai sentito parlare degli effetti benefici dell’ Aremisia absinthium? Questo prodotto, in gocce, è da assumere tre o quattro volte al giorno con soluzione di continuità.
Anche il Ribes nigrum è un ottimo antidoto contro l’ipotensione e va assunto sotto forma di venti gocce giornaliere. Stessa funzione è svolta dall’eleuterococco e dalla salvia.
L’ALIMENTAZIONE GIUSTA
La buona salute, come ben sappiamo, passa soprattutto attraverso una sana e corretta alimentazione.
Chi soffre di pressione bassa, infatti, deve integrare alcuni alimenti nella propria dieta.
Un piccolo ma essenziale accorgimento, infatti, consiste nell’aggiungere del sale alla propria alimentazione, o consumare cacao e caffè che tendono ad incrementare il livello pressorio.
LO SAPEVI CHE?
La liquirizia risulta un ottimo alimento contro le crisi di ipotensione. Portare la liquirizia nella propria borsa e mangiarla alla bisogna si rivela un’ottima soluzione contro i cali ipotensivi.
La liquirizia, inoltre, è particolarmente indicata per chi soffre di gastrite, dal momento che presenta ottime proprietà digerenti.
Occhio alle quantità consumate: la liquirizia, infatti, va mangiata con parsimonia per evitare episodi di ritenzione idrica.
Autore | Marirosa Barbieri
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complimenti, come sempre, articolo molto esaustivo e semplice da comprendere