Marirosa Barbieri – Shopping, che passione!
Quante di noi adorano percorrere le strade del centro cittadino contemplando le vetrine dei negozi e sognando un paio di scarpe all’ultimo grido?
E’ un sogno, appunto…altrimenti si rischia di finire come la protagonista del film I Love shopping, la giornalista Rebecca Bloomwood, alle prese con compere a dismisura ed una valanga di debiti da onorare.
Quella che in apparenza è una passione, un vezzo, un diversivo, rischia a volte seriamente di trasformarsi in una malattia: la shopping mania è caratterizzata dall’ossessione di comprare a tutti i costi fino a perdere il contatto con la realtà e con il portafoglio.
3 TIPI DI SHOPPING MANIA
Gli esperti considerano tre tipi diversi di ossessioni da shopping.
Quella spontanea (la più diffusa ed innocua), si caratterizza per il fatto che il soggetto, entrando in un negozio, acquista prodotti in offerta speciale o articoli a prezzi stracciati.
Questi individui pur avendo una propensione a comprare, non sono disposti a rimanere al verde a causa dello shopping.
C’è poi la shopping mania consapevole. Questa si verifica quando una persona vede nell’acquisto sfrenato, una valvola disfogo: un modo per appagare se stessa, per stare meglio.
Questa forma è più grave rispetto alla prima ma il soggetto che ne è affetto conserva ancora la consapevolezza dei denari spesi in vestiti, oggetti ed articoli vari.
C’è poi la forma più subdola di shopping mania. I soggetti che ne sono affetti, una volta entrati in un negozio devono comprare tutto quello che vedono. Queste persone spendono interi stipendi in un batter d’occhio e di solito ricorrono a prestiti pur di acquistare tutto ciò che desiderano.
DIPENDENZA CONTAGIOSA?
C’è chi si domanda se la shopping mania sia contagiosa. Se abbiamo un’amica affetta da shopping compulsivo, c’è il rischio che anche noi possiamo sviluppare questo malessere.
Così come, se una madre ha la tendenza compulsiva dello shopping è molto probabile che trasmetterà alla figlia una simile inclinazione.
I CAMPANELLI D’ALLARME
Come facciamo a riconoscere che la tendenza allo shopping sta degenerando in malattia? Quando, cioè, dobbiamo allarmarci?
Ecco alcuni sintomi da non sottovalutare:
1) Tendenza ad acquistare sempre di più rispetto a quanto previsto.
2) Senso di profondo disagio e malessere quando si esce dal negozio a mani vuote.
3) Mancanza continua di denaro ed insoddisfazione per quanto si guadagna. Il pensiero è : “mannaggia, spendo più di quanto mi posso permettere”.
4) Acquisto di prodotti superflui ed inutili (ad esempio dobbiamo a tutti i costi comprare un profumo pur avendo, a casa, altre 10 boccette non ancora utilizzate).
5) Tendenza a nascondere gli acquisti fatti per non incorrere nei rimproveri di parenti ed amici.
COME USCIRNE?
Uscire dalla shopping dipendenza richiede tempo e soprattutto fatica. Nei casi più gravi, è bene rivolgersi ad uno psicologo in grado di aiutarci a gestire questo enorme disturbo.
Nei casi meno gravi, è sufficiente fare attenzione e mettere in atto piccoli accorgimenti. Ad esempio, prima di entrare in un negozio, puoi fare una lista delle cose che prevede di acquistare; oppure puoi uscire con la quantità di denaro contata (il minimo indispensabile).
Rinuncia, infine, a chiedere prestiti e pensa che ad ogni prestito corrisponde un debito che prima o poi dovrai estinguere.
Autore | Marirosa Barbieri
© RIPRODUZIONE RISERVATA