Maria Bruno – Qualcuno ne soffre spesso, quasi ogni giorno, altri fortunatamente devono sopportarlo solo un paio di volte al mese o anche meno, ma che venga di frequente o di rado, il singhiozzo è comunque un imprevisto fastidiosissimo.
Alla base del problema c’è una alterazione del nervo frenico che provoca una ripetuta contrazione del muscolo diaframma. Il suono forte che emettiamo a causa del singhiozzo è dovuto alla chiusura, decisamente brusca, della glottide ogni volta che il diaframma si contrae.
Le cause di questo fenomeno non sono del tutto conosciute, ma analizzando le varie situazioni personali è emerso che alcuni fattori favorevoli al singhiozzo sono:
○ Ingestione troppo rapida di cibo e liquidi;
○ Sbalzi improvvisi di temperatura;
○ Ingestione di alcolici in quantità eccessiva;
○ Assunzione di cibi e bevande che danneggiano la mucosa gastrica;
○ Eccessiva introduzione di aria nello stomaco.
RIMEDI CONTRO IL SINGHIOZZO
○ Se il singhiozzo è occasionale (quindi non ne soffrite di frequente), potrebbe trattarsi di un episodio che comunque durerà pochi minuti e sparirà da solo. Ma se proprio non volete sopportarlo neppure per una manciata di minuti, potete usare il metodo consigliato dal medico greco Ippocrate già duemila anni fa: trattenete il respiro per 15 secondi ma solo dopo aver fatto una bella inspirazione profonda.
○ Ingerire sei o sette sorsi d’acqua trattenendo il fiato.
○ Sollecitare gli starnuti (con una piuma o con un po’ di pepe). In questo modo la muscolatura toracica e addominale viene “resettata” e il singhiozzo cessa di colpo.
○ Ingerire un cucchiaino di aceto o di limone. Queste sostanze, essendo acide, fanno contrarre l’esofago e questo può servire a bloccare le contrazioni del diaframma.
○ Mettersi in piedi, sollevare la testa e fissare con lo sguardo un punto in alto. Mentre facciamo questo dobbiamo sentire “tirare” i muscoli del collo, del torace e dell’addome.
Quando il singhiozzo compare raramente non dobbiamo preoccuparci. Se però il fenomeno dura ore o giorni e se si presenta con una certa frequenza è opportuno avvisare il medico che prescriverà una serie di accertamenti da svolgere per trovare una soluzione appropriata e definitiva al problema.
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