Alcuni scienziati americani sostengono di aver fatto progressi nel riparare le lesioni del midollo spinale in alcuni soggetti cavia paralizzati. Le cavie hanno recuperato parte del controllo della vescica dopo un intervento chirurgico che ha trapiantato loro alcune cellule nervose nel midollo spinale, combinate con iniezioni di un cocktail di sostanze chimiche. Lo studio, pubblicato sul “Journal of Neuroscience”, potrebbe aumentare le speranze per il trattamento di pazienti paralizzati, ma gli esperti del Regno Unito dicono che ci vorranno diversi anni di ricerca prima che i test clinici umani possano essere considerati.
Gli scienziati hanno cercato per decenni di utilizzare i trapianti di cellule nervose per ripristinare la funzione negli animali paralizzati, in modo da colmare il divario con il midollo spinale. Tuttavia, finora i tentativi di crescere e formare nuove connessioni fra le cellule si sono dimostrati infruttuosi: un problema è la crescita di tessuto cicatriziale rispetto a come il corpo risponde alla lesione, che sembra bloccare la rigenerazione cellulare. “Se saremo in grado di dimostrare in una cavia più grande che la nostra tecnica funziona e non crea danno aggiuntivo, non vedo alcuna ragione per cui non dovremmo riuscire a muoverci rapidamente anche negli esseri umani” ha dichiarato il Dr. Jerry Silver della Case Western Reserve Medical School di Cleveland, Ohio.
Gli scienziati americani hanno effettuato interventi complessi di trapianto di nervi dalle costole delle cavie al centro del loro midollo spinale; hanno anche usato una speciale “colla” che stimola la crescita delle cellule con una sostanza chimica che rompe il tessuto cicatriziale nel tentativo di incoraggiare le cellule nervose a rigenerarsi e a ricollegarsi.
I ricercatori hanno così scoperto per la prima volta che le cellule nervose danneggiate potrebbero ricrescere di alcune “straordinariamente lunghe distanze” (circa 2 cm) e, seppure i topolini/cavia non hanno riacquistato la capacità di camminare, hanno recuperato comunque qualche funzione vescicale. Il Dott. Silver della Case Western Reserve Medical School, ha infatti confermato: “Anche se gli animali non hanno riacquistano la capacità di camminare, hanno fatto recuperare una notevole misura di controllo urinario“. Il co-autore, Dottor Yu-Shang Lee della Cleveland Clinic, Ohio, ha aggiunto: “Questa è la prima volta che la funzione della vescica è stata ripristinata in modo significativo tramite la rigenerazione dei nervi dopo una lesione del midollo”. I risultati possono aiutare i futuri sforzi per ripristinare altre funzioni perdute dopo la lesione del midollo spinale e sollevano inoltre la speranza le strategie simili potrebbero un giorno essere usate per ripristinare la funzione della vescica nelle persone. Il Dottor Silver ha confermato saranno necessari ulteriori esperimenti per vedere se la tecnica potrebbe funzionare anche negli esseri umani.
Commentando lo studio, la Dottoressa Elizabeth Bradbury del King College di Londra, ha osservato che ci sono diverse sfide da superare prima che la terapia possa essere sperimentata sui pazienti. “Sono necessari ancora molte valutazioni e molti passi prima che questa terapia possa essere utilizzata negli ospedali” ha dichiarato. “Tuttavia questo è un notevole progresso, che offre una grande speranza per il futuro di ripristinare la funzione della vescica a pazienti con danni spinali e, se queste sfide possono essere soddisfatte, potremmo raggiungere la fase dei test clinici entro tre-cinque anni“.
Il Dr. John Williams, dirigente di Neuroscienze e salute mentale presso il Wellcome Trust, ha dichiarato invece che le implicazioni per le persone non sono ancora chiare: “Questo è di certo uno dei modi che può avvicinarci alla soluzione per il ripristino della funzione della vescica nei pazienti paralizzati, ma saranno necessari molti studi accurati per capire quali delle tecnologie in esame potrebbero essere di maggior beneficio per i malati“.
26 giugno 2013
Autore | Daniela Bortolotti
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