Questi fiori sono ammirati non solo per la loro bellezza e fragranza, ma anche per le loro qualità terapeutiche!
Fiordalisi (Centaurea cyanus)
Hanno un effetto calmante e antisettico per gli occhi, sono usati esternamente in caso di congiuntivite, irritazioni palpebrali, ma hanno anche impieghi cosmetici: calmano gli occhi stanchi e riducono le rughe. Internamente, i fiordalisi sono anti-infiammatori, depurativi e diuretici e sono usati contro le malattie delle vie urinarie e reumatismi. Astringenti e antisettici, sono utili in caso di diarrea.
Sambuco (Sambucus nigra)
I fiori bianchi, delicatamente profumati, stimolano la secrezione del sudore e abbassano la febbre in caso d’influenza e raffreddore. Emollienti e antisettici, i fiori di sambuco sono usati nel trattamento della bronchite e virosi respiratoria. Sono diuretici e depurativi, indicati nelle malattie renali, reumatismi e obesità. Inoltre stimolano l’allattamento.
Verbena (Verbena officinalis)
La pianta magica dei Romani, la verbena, è utile in caso di ansia, depressione, attacchi di panico e mal di testa causati dalla tensione nervosa. La verbena rimuove le emozioni negative, è un tonico e riequilibrante mentale; stimola l’allattamento e la comparsa delle mestruazioni. Allevia le nevralgie, crampi addominali, dolori mestruali, sintomi della sindrome premestruale, abbassa la febbre, è un diuretico, depurativo e anti-infiammatorio. Inoltre, aiuta nella guarigione delle ferite.
Erba di San Giovanni (Hypericum perforatum)
I fiori giallo-arancioni sono stati utilizzati nella medicina popolare per curare le malattie di fegato, ulcera, gastrite e colite. Dopo un buon pasto, un infuso di erba di San Giovanni facilita la digestione perché stimola la secrezione biliare. Ricerche recenti hanno scoperto le qualità antidepressive e antidolorifiche della pianta: elimina la tensione nervosa e l’insonnia. ATTENZIONE! Se prendi farmaci o contraccettivi, chiedi il consiglio del medico prima di assumere l’erba di San Giovani: l’interazione potrebbe avere effetti spiacevoli.
Meliloto (Melilotus officinalis)
Il meliloto è usato per il suo effetto sedativo, induce infatti uno stato di pace interiore. Contro l’insonnia, bevi una tazza di tè prima di andare a letto. Ma altrettanto importante è l’azione venotonica e anticoagulante, utile in caso di vene varicose, cattiva circolazione del sangue e tromboflebite. Abbassa la pressione sanguigna e stimola la rigenerazione del fegato. Emolliente ed espettorante, il meliloto aiuta in caso di tosse e bronchite. Ha un effetto antisettico, antispasmodico e anti-infiammatorio in caso di colite e gastrite ed elimina i gas intestinali.
Tiglio (Tilia cordata)
I fiori di tiglio sono calmanti, sedativi e ipotensivi, offrono un sostegno psicologico. Il tiglio è tradizionalmente utilizzato nelle influenze e raffreddori, perché stimola la secrezione del sudore e facilita la traspirazione, contribuendo così all’abbassamento della febbre, ma anche del malessere generale che si verifica in queste condizioni. Ha un’azione emolliente ed espettorante ed è consigliato per trattare la bronchite. Il tè di tiglio e i bagni con decotto sono indicati anche per i bambini in caso d’insonnia o irritabilità.
Camomilla (Matricaria Chamomilla)
È un calmante blando, indicato sia per gli adulti che per i bambini. Calma i crampi addominali e i dolori mestruali, calma la mente. È raccomandato in caso di gonfiore, gastrite, ulcera gastrica e colite. Ha proprietà antisettiche, antibatteriche, antinfiammatorie ed emollienti ed è usata esternamente per scopi cosmetici, per la cura della pelle sensibile e secca, o per il trattamento di ferite ed eczemi.
Lavanda (Lavandula angustifolia)
I fiori viola hanno effetto antidepressivo, sedativo e calmante. Il gusto del tè può essere troppo forte, ma puoi goderne gli effetti aggiungendo il decotto nell’acqua da bagno, l’olio essenziale nei diffusori per aromi o nell’olio da massaggio. La lavanda è indicata anche nei casi d’insonnia, instabilità mentale e stress. Abbassa la febbre, ha effetto antisettico e curativo.
Calendula (Calendula officinalis)
Questi fiori hanno qualità antibatteriche, anti-infiammatorie e antispasmodiche. Sono emollienti, hanno effetto antiacido e aiutano alla guarigione della mucosa, utili in caso di gastriti, ulcere e dopo interventi chirurgici odontoiatrici. Calmano il mal di stomaco e i crampi mestruali. Esternamente, la calendula è utilizzata per la cura delle ferite in caso di ulcere, ustioni, congelamento ed eczema.
La migliore forma di somministrazione
Per la somministrazione interna, la polvere secca e il macerato a freddo sono più efficaci dell’infuso. La polvere (circa un cucchiaino) si mette sotto la lingua, si tiene un paio di minuti, poi s’inghiotte con acqua. Se il gusto della pianta è troppo forte può essere immediatamente seguita da altra acqua. La pianta secca può essere macerata in acqua fredda (di solito un cucchiaino di pianta per ogni tazza), circa 2-6 ore a temperatura ambiente. Sconsigliato tenerla per più di 8 ore, perché può diventare un ambiente favorevole per lo sviluppo dei batteri.
Autore | Sandra Ianculescu
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