Sei ansioso o depresso? Ripeti con me: “Ohmmm ohmmmm”.
E già, la meditazione aiuta tantissimo a gestire gli stati d’animo ansiosi e/o depressi.
A dirlo è una nuova ricerca pubblicata su Jama Internal Medicine e capitanata dal dottor Madhav Goyal per la Johns Hopkins University.
La notizia è che la meditazione agirebbe proprio come un ansiolitico o antidepressivo. Anzi meglio, visto che i medicinali hanno quasi sempre degli effetti collaterali più o meno gravi.
Tutta la meditazione va bene?
Pensiamo di sì, visto che i ricercatori si sono basati sulla Mindfulness.
Che cosa è la Mindfulness?
La Mindfulness è una forma di meditazione molto semplice che pone al centro il concetto di consapevolezza dei propri pensieri, delle proprie azioni e motivazioni.
E’ un vero e proprio focus su se stessi.
Una autoanalisi che può raggiungere vari stati di profondità dell’animo umano.
E’ un concetto molto sviluppato in discipline come il Buddismo (Vipassana), lo Zen e lo Yoga.
Ad essere onesti anche la medicina si sta avvicinando al Mindfulness attraverso delle discipline psicoterapeutiche, che hanno già preso piede oltre oceano ed anche in europa.
Attraverso la respirazione e la concentrazione su se stessi nell’hic et nunc (istante per istante), senza esprimere giudizi, si arriva ad una accettazione di se stessi.
Lo studio americano
Lo studio americano ha analizzato ben 47 studi clinici che comprendevano un pool di 3500 volontari ammalati di ansia, depressione, insonnia, stress e cancro.
In questi volontari si è riscontrato un miglioramento degli stati ansiosi, della depressione ed anche della sopportazione del dolore cronico dovuto agli acciacchi causati da questa o quella malattia.
Quanto occorre meditare?
I soggetti presi in analisi si sono sottoposti ad un rigoroso programma che prevedeva 30 minuti al giorno di meditazione per un minimo di due mesi.
Tutti i giorni!
Autore | Viola Dante
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