Si chiama sensibilità dentinale ed è un fastidiosissimo problema che affligge una persona su tre.
Il disturbo colpisce la dentina (lo strato di rivestimento della struttura nervosa del dente) e si manifesta in una fascia di età estremamente variabile.
Quando si soffre di sensibilità dentinale, ogni minima alterazione e sbalzo di temperatura (caldo-freddo) rischiano di acuire il dolore provocando forti spasmi.
Che cosa accade quando si soffre di sensibilità dentinale?
La dentina comunica con le terminazioni nervose e questo fa sì che, una volta esposta, percepiamo la classica sensazione di dolore.
A chiarire bene la situazione, ci pensa il dottor Euan Swan, direttore dei programmi dentali presso la Canadian Dental Association.
“La sensibilità dei denti a temperature estreme“, dice l’esperto, “è causata dall’anomala esposizione della superficie radicolare. Sotto il rivestimento protettivo della parte esterna dei nostri denti c’è una zona chiamata dentina che contiene canali microscopici, chiamati tubuli.Quando la dentina perde il suo rivestimento protettivo, i tubuli permettono ad alimenti caldi, freddi o acidi, di stimolare i nervi e le cellule all’interno del dente. Per fortuna esistono metodi efficaci in grado di ridurre il dolore, altrimenti insopportabile“.
CAUSE
Per combattere un problema, come sempre, vanno individuate le cause che lo generano.
La sensibilità dentinale è dovuta, spesso, alla scarsa igiene orale. La placca ed il tartaro demineralizzano lo smalto esponendo quindi la dentina. Per questo è importante sostituire lo spazzolino consunto, almeno una volta al mese, e prediligere quello con setole medie o morbide.
Anche l’utilizzo di dentifrici troppo aggressivi ed abrasivi rischia di compromettere la salute del dente; così come il consumo smodato di bevande acide (succhi di frutta, caffè, spremute d’arancia, limoni, pomodori) favorisce simili sintomi.
Stessa cosa dicasi dello stress che provoca la contrazione dei muscoli ed il bruxismo notturno (un atteggiamento che consiste nel serrare e digrignare i denti continuamente).
Chi soffre di disturbi alimentari (soprattutto bulimia) e si induce il vomito, soffre molto spesso di sensibilità dentinale. Questo accade perchè il reflusso è accompagnato dalla produzione di acidi che usurano lo smalto dei denti ed espongono la dentina.
Anche i trattamenti dentistici cui ci siamo sottoposti in precedenza (protesi, otturazioni) possono metterci a rischio.
EFFETTI
Ci accorgiamo di soffrire di sensibilità dentinale, quando registriamo una serie di sintomi specifici che vanno da iniziali dolori ai denti (che si manifestano principalmente in presenza di sbalzi termici, quando mangiamo cibi freddi e eccessivamente caldi) ad infiammazioni gengivali piuttosto fastidiose.
TRATTAMENTI
Il primo trattamento utile per affrontare il problema della sensibilità dentinale, consiste nell’utilizzo di dentifrici desensibilizzanti.
“Si tratta di dentifrici“, spiega il dottor Swan, “che contengono composti che aiutano a bloccare la sensazione di ipersensibilità che va dalla superficie del dente sino al nervo. I risultati di questi prodotti, che devono essere opportunamente certificati, sono visibili entro i primi dieci giorni dal trattamento“.
La scelta dello spazzolino è determinante nella cura e salute dei denti. Prediligete, quindi, gli spazzolini a setole medie o morbide che sono in grado di garantire una corretta igiene senza intaccare la salute delle gengive.
Per garantire una cura più approfondita, i dentisti suggeriscono l’utilizzo quotidiano di un collutorio e del filo interdentale.
Non dimenticate che i prodotti che quotidianamente utilizziamo per la cura e la salute dei nostri denti, devono essere ricchi di fluoro.
“Il fluoro“, spiega Swan, “aiuta a rimineralizzare e rafforzare la superficie del dente che è stata demineralizzata dagli acidi batterici“.
Visto che una delle cause principali della sensibilità dentinale è legata al consumo di cibi acidi, è importante ridurli nella nostra alimentazione.
Tra gli alimenti da consumare con ponderazione, ci sono le bevande alcoliche, i succhi di agrumi ed il vino.
I paradenti? Una soluzione contro il bruxismo.
Se durante la notte tendiamo a serrare i denti, una soluzione potrebbe essere l’utilizzo di paradenti, dispositivi che vanno applicati ai denti e che li proteggono da eventuali atteggiamenti notturni sbagliati.
IL DENTISTA CONSIGLIA…
Quelle appena esaminate, sono soluzioni casalinghe al problema dell’ipersensibilità dentinale.
Esistono poi, trattamenti specifici praticati dai dentisti, in grado di risolvere in modo più efficace e duraturo il disagio.
Questi trattamenti professionali prevedono soluzioni, gel o vernici filmogene che desensibilizzano il dente; trattamenti con l’utilizzo del laser che va ad agire sui tubuli dentinali chiudendoli.
In ogni caso, per prevenire episodi di dolore è sempre bene instaurare un rapporto costruttivo con il proprio dentista manifestandogli ogni minima perplessità e sintomo sospetto.
Potete chiedere al vostro dentista, inoltre, di sottoporvi ad un esame generale del cavo orale tesa a verificare la presenza di eventuali urti o lesioni così come è il caso di tenere sotto controllo la densità ossea, se soffrite di osteoporosi.
Autore | Marirosa Barbieri
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