Un nuovo studio condotto dal Women’s College Hospital ha messo in evidenza i limiti della metformina, un farmaco tipicamente utilizzato per il trattamento del diabete di tipo 2, nel curare ed assicurare una migliore guarigione delle donne affette ed operate di cancro al seno.
La ricerca è stata pubblicata sul journal Diabetes Care. Sfogliando la pubblicazione trapela tutta la delusione degli scienziati nel testimoniare l’inefficacia della metformina a svolgere azione antitumorale. Durante lo studio la percentuale di donne malate da tempo di cancro al seno e guarite non è aumentata significativamente. Tuttavia gli autori dello studio avvertono che saranno necessari ancora altri studi per poter decretare una volta per tutte l’inefficacia della metformina, farmaco sul quale si erano investite molte speranze.
Vi riportiamo uno stralcio della dichiarazione rilasciata dalla Dr. Iliana Lega, ricercatore alla Women’s College Research Institute – “La metformina è un farmaco di prima linea comunemente utilizzato su pazienti diabetici per controllare i livelli di glucosio nel sangue….” – e ancora – “…Sebbene in letteratura scientifica venga spesso suggerito come farmaco ad azione antitumorale e capace di migliorare la guarigione delle donne affette da tumore al seno, il nostro studio non ha registrato un impatto migliorativo significativo sulle nostre pazienti”.
La dottoressa nelle sue dichiarazioni ha chiamato in ballo studi precedenti nei quali si era detto che la metformina fosse capace di ridurre fino al 30% la massa dei tumori appena nati e di rallentare la crescita e diffusione tumorale nelle pazienti già da tempo colpite da questo male alle mammelle.
PRENDIAMO IN ESAME UN PO DI NUMERI – Per mettere alla prova le caratteristiche antitumorale della metformina i ricercatori hanno studiato ben 2,361 casi di pazienti donne, d’età superiore o uguale ai 66 anni, che fossero state trattate farmacologicamente con il farmaco da analizzare e alle quali la malattia fosse stata diagnosticata tra l’1 Aprile 1997 ed il 31 Marzo 2008.
Le donne sono state seguite pedissequamente in tutti i lori esami. I ricercatori le hanno sempre assistite fino al loro spiacevole decesso o comunque fino al 30 Marzo 2010.
Cosa rende così speciale questa ricerca? “Il nostro studio è unico nel suo genere e particolarmente rilevante perchè mette in rapporto l’efficacia della metformina con l’effetto cumulativo che il farmaco avrebbe sul paziente…” – ci rivela la dottoressa Lega – “… è qualcosa che non era stato già fatto prima, in particolare su pazienti che fossero anche diabetiche. Per loro adesso cambiare terapia non sarà più un tabù”.
Tuttavia molto deve essere ancora studiato. In particolare i ricercatori vorrebbero prendere in esame anche l’indice di massa corporeo della paziente, lo stadio di avanzamento del cancro al seno, gettare maggiore luce sui “decessi fulminanti”, etc.
Insomma le domande che gli studiosi si pongono sono ancora tante e probabilmente occorrerà studiare anche una popolazione più giovane di donne malate di tumore al seno e diabete.
12 maggio 2013, ore 10:20
Autore | Viola Dante
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