Mangiare più frutta e ridurre il consumo di succhi di frutta (alla pera, mela, arancia) è una sana abitudine che tutti dovrebbero seguire.
Secondo gli autori di un recente studio pubblicato sul British Medical Journal, mangiare più frutta è un ottimo antidoto per prevenire numerose malattie croniche e patologie importanti come il diabete.
Un elevato consumo di frutta (ricca di fibre, antiossidanti e sostanze fitochimiche) in luogo dei succhi può proteggerci dal diabete di tipo 2 ed avere effetti e ricadute positive sulla salute.
In particolare, alcuni scienziati provenienti da Regno Unito, Singapore e dagli Stati Uniti, hanno scoperto che alcuni tipi di frutta, tra cui i mirtilli, l’uva, le mele e le pere svolgono particolari funzioni protettive.
Dallo studio condotto dagli esperti è emerso, infatti, che le persone che hanno consumato frutta hanno avuto solo il 6,5% delle possibilità di sviluppare il diabete di tipo 2.
In particolare, il consumo settimanale di tre porzioni di frutta ha ridotto del 7% le probabilità di sviluppare la malattia.
Fatta eccezione per le fragole ed il melone, il grande consumo di frutta, in luogo dei succhi, ha offerto una maggiore protezione contro il diabete abbassando del 7% il rischio di sviluppare la patologia.
LO STUDIO
I ricercatori, guidati da Qi Sun del Brigham and Women Hospital e dalla Harvard Medical School, hanno esaminato tre grandi studi cui hanno partecipato quasi 200.000 persone. Ai pazienti sono stati somministrati alcuni questionari, ogni quattro anni, sulle loro abitudini alimentari.
Poco più di 12.000 partecipanti si sono ammalati di diabete di tipo 2 nel corso dell’esperimento. Tra i pazienti, quelli che hanno mangiato una maggiore quantità di frutta hanno avuto meno rischi rispetto a quelli che invece hanno optato per un largo consumo di succhi alla frutta.
Secondo gli autori, la relazione tra il consumo di succhi di frutta e la maggiore possibilità di sviluppare il diabete è spiegata dall’indice glicemico.
Il succo di frutta, in genere, presenta un elevato indice glicemico (basti pensare che le arance hanno un indice glicemico del 6,2% per porzione e 3,1 grammi di fibre; il succo di arancia, invece, presenta un indice del 13,4% e 0,5 g di fibra).
Questi valori, quindi, potrebbero giustificare, in parte, il rapporto causa-effetto tra il consumo di succo di frutta ed il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2.
Autore | Marirosa Barbieri
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