Siamo letteralmente invasi da offerte di piani dieta e molti di essi promettono dimagrimento facile, senza limitazioni nel cibo, nessun esercizio e addirittura con risultati rapidi. È comprensibile che possano essere allettanti, ma nella maggior parte dei casi contribuiscono solo a creare confusione. Come si può riuscire a capire qual è il miglior piano dieta? È sufficiente porsi cinque quesiti fondamentali, prima di impegnare il proprio tempo e denaro in una dieta: vediamo quali sono.
Le 5 domande per scegliere il miglior piano di perdita di peso
1. Quanto posso investire economicamente?
Prima di cominciare a spendere, meglio decidere quanto denaro investire, facendo una ricerca fra i molti piani possibili, assicurandosi di calcolare tutte le spese che potranno esservi addebitate, come costo degli alimenti, prestazioni aggiuntive specifiche, dispense e libri, attività ginnica. Ulteriormente da considerare, anche il fattore “tempo”, inteso come durata del trattamento, perché più tempo significa più denaro. Il prezzo di un piano dieta non è inevitabilmente un indicatore di successo, però puoi stare certa su alcune evidenze che confermano che alcuni programmi funzionano meglio della possibilità di perdere peso agendo in autonomia. Una ricerca ha recentemente rivelato che le persone a dieta che hanno seguito un regime dietetico organizzato sono dimagrite leggermente di più, a differenza di quelle che hanno seguito una dieta in regime di auto aiuto. Ma anche se si sceglie di fare da soli, ci sono grandi risorse disponibili gratuitamente. La Rete è piena di piani dieta interattivi, di app per servizi di rilevamento di attività ed elementi nutritivi, che non hanno alcun costo.
2. Ci sono condizioni mediche che devono essere prese in considerazione?
Il medico può consigliare a individuare quali patologie devi considerare al momento della tua scelta. Chi soffre di diabete, per fare un esempio, ha necessità alimentari particolari, che sono in grado di porre un limite ai tipi di diete da scegliere; chi soffre invece di pressione alta può risultare ideale per un piano dietetico che consenta di tenere sotto controllo il sale, mentre i pazienti che soffrono di artrite potrebbero trovarsi meglio con piani che non prevedano un costante esercizio fisico.
3. Il programma mi impegna troppo con la preparazione dei cibi?
Un motivo principale per cui molti buoni propositi finiscono ancor prima di cominciare è che le persone trovano molto impegnativo mantenere le buone abitudini alimentari. È semplice passare da un fast-food, dopo aver lavorato 10 ore al giorno, ma sapendo che un pasto sano ci sta attendendo in tavola, fare una buona scelta potrebbe essere più facile. Prima di investire in una dieta, riflettete bene su quanto tempo avete per andare al supermercato e quanto invece potete stare ai fornelli. Siate realisti: se la vostra vita semplicemente non vi dà tempo per fare queste cose, pensate ad un piano che includa cibi già preparati, che potrebbe diventare il migliore piano di perdita di peso per voi. Alcuni esempi: Jenny Craig, Weight Watchers, ecc…
4. Quanto sostegno posso ricevere da chi mi è accanto?
Uno dei fondamenti del successo di una dieta è il sostegno di chi ci sta accanto: un coniuge, un compagno di dieta o un gruppo di persone facenti parte della vostra cerchia possono fornire il sostegno emotivo necessario di cui avrete bisogno attraverso il vostro viaggio verso il dimagrimento. Alcuni centri sociali di quartiere, gruppi informali della tua città, associazioni e fondazioni danno servizio di aiuto, ma si può cercare un gruppo anche presso la chiesa. Uno studio recente ha difatti rivelato che la religione associata ad un programma di dieta, in alcune donne ha arricchito tantissimo i loro sforzi. Se non trovate disponibilità, meglio puntare su un piano dieta che offra anche un ciclo di incontri, come Weight Watchers, dove vengono organizzati incontri di aiuto perché hanno sedi in tutto il mondo: pesarsi, scambiare ricette e opinioni durante i meeting, sono ottime occasioni per fare amicizia e stringere rapporti con chi sta effettuando il vostro stesso cammino.
5. Quali sono le diete in cui ho fallito e perché?
Provate a valutare lo storico delle vostre diete e a fare un elenco delle motivazioni per cui in passato non hanno avuto successo. Se sono state le opzioni troppo ristrette di cibo, è possibile scegliere una dieta che enfatizzi il controllo, piuttosto che restrizioni alimentari specifiche, che permettano di mangiare molti cibi diversi, ma in porzione più piccola, anziché limitare il consumo di carboidrati, come succede in altri casi. Si ha sempre fame? La dieta migliore sarà quella che permette un quantitativo di alimenti maggiore, ma con poche calorie come carni magre, verdure, prodotti lattiero-caseari light e tantissima frutta. Per chi non sente più la spinta di un tempo, è meglio scegliere un programma che includa l’appoggio di qualcuno, come un amico, un gruppo organizzato o un nutrizionista.
Quando scegliete la dieta giusta per voi, cercate di ignorare proclami vaneggianti e pubblicità ingannevoli, ma concentratevi sulle considerazioni fisiche, emotive e del vostro modo di vivere, per scoprire il programma che aiuti davvero a raggiungere l’obiettivo di perdita di peso.
Autore | Daniela Bortolotti
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Buongiorno. .. sono una mamma di 23 anni e senza rendermi conto ho preso 25 chili… ho bisogno di una dieta dimagrante non troppo complicata… può aiutarmi?
Ciao Ketty e grazie per il tuo commento.
Una dieta non troppo complicata che potrebbe fare senza stressarsi troppo potrebbe consistere di togliere le fritture, le patatine, i dolciumi e le bevande gassate e zuccherate; bere tanta acqua e consumare tanta frutta, verdura e legumi, 80g di pasta a pranzo e un panino a cena, preferibilmente integrali così da tenerti sazia più a lungo.
In ogni pasto ci deve stare un piatto di verdura, anche della semplice insalata condita con un cucchiaino di olio extravergine di oliva va bene. Legumi almeno 3 porzioni a settimana.
Ti ricordo anche di ridurre il sale, così da riuscire a eliminare i liquidi più facilmente.
Resto a tua disposizione per qualsiasi dubbio o chiarimento.
Dott.ssa Elena Amato