Un recente studio ha aggiunto confusione ad altra confusione. I tuorli d’uovo fanno davvero così male? O fanno invece bene? Abbiamo chiesto a degli esperti per saperne di più.
Secondo la Canada’s Food Guide, le uova fanno parte di una dieta sana ed equilibrata. Ecco perché, uno studio dell’agosto del 2012 ha creato un certo scompiglio tra i consumatori. I ricercatori hanno preso in esame ben 1.231 uomini e donne in cura presso il dipartimento di prevenzione vascolare nel Centro di Scienze della Salute dell’Ospedale Universitario dell’Ontario, e hanno stabilito come i tuorli d’uovo possano provocare all’incirca i 2/3 dei danni provocati dal fumo. Le persone a rischio cardiovascolare dovrebbero quindi starne regolarmente alla larga, in quanto i tuorli d’uovo contribuiscono, molto più velocemente di altri alimenti e quasi quanto il fumo, alla formazione delle placche carotidee.
I partecipanti erano stati invitati a compilare un questionario che descrivesse le loro abitudini. Quello che gli studiosi hanno potuto dimostrare, è che con l’età ed il fumo, le placche tendono gradualmente a formarsi nelle arterie, ma che i tuorli d’uovo aiutano l’accelerazione di questo processo. “I problemi cardiovascolari, gli ictus e gli infarti, sono causati da diverse abitudini. Non è solo un discorso di dieta; il fumo, la sedentarietà e fattori come pressione alta, ipercolesterolemia e diabete possono aumentare il rischio,” dichiara Christine Le Grand, analista di Scienze Politiche presso la Heart & Stroke Foundation of Canada. Lo studio illustrato qui ha preso in esame solo un unico componente, e solo il componente unico di una dieta. Di fatto anche i grassi saturi, gli zuccheri ed il sodio sono fattori determinanti.
Questo in soldoni significa che bisogna, come sempre, prestare attenzione a quello che si mangia e regolare tutte le altre abitudini in funzione della necessità di non contrarre malattie cardiovascolari. Chi presenta già fattori di rischio dunque, sarebbe bene tenga sottocontrollo il colesterolo, come previsto dai protocolli internazionali per la salute, e che non superi dunque il limite giornaliero di 200 mg di colesterolo —all’incirca il quantitativo contenuto nel tuorlo di un uovo grande.
Inserire poi nella propria dieta leggera un alto ammontare di alimenti ricchi di fibre, non può che far bene. I cereali, come l’avena, si sono infatti dimostrati in grado di ridurre il colesterolo LDL in favore di quello buono, HDL.
Altri cibi capaci di aiutare il nostro fegato a depurarlo dal colesterolo, sono sicuramente il tè, il cioccolato, il vino rosso e le verdure crucifere, in particolar modo i broccoli. Come sempre, il nostro consiglio è quello di non esagerare. Il tè ad esempio contiene teina, che è un’eccitante al pari della caffeina. Stesso discorso per il cioccolato, che contiene anche grassi. Una sana alimentazione poi, va associata ad un sano stile di vita; allenarsi almeno tre volte la settimana per venti minuti è il risultato minimo per raggiungere il benessere. Smettere di fumare e ridurre drasticamente il consumo di alcol è un altro. Anche l’alcol infatti fa ingrassare, e mette oltremodo sotto stress fegato e cuore.
Autore | Enrica Bartalotta
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