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Una Buona Colazione, Da Adolescenti, Ci Protegge Dalla Sindrome Metabolica

Gli svedesi non hanno dubbi: fare una buona e sana colazione, da adolescenti, mette al riparo dall’insorgere di malattie metaboliche, da adulti.

E’ quanto emerge da una ricerca, targata Umea University, in Svezia, e pubblicata sul giornale scientifico “Publice Health Nutrition“.
I risultati riportano un legame tra l’incidenza della sindrome metabolica riscontrata negli adulti ed il tipo di colazione che essi seguivano da bambini.

In sostanza, lo studio dice che le cattive abitudini alimentari (soprattutto legate alla mancata colazione) contribuiscono all’insorgenza della sindrome metabolica (aumento di peso ed elevato livello di zucchero nel sangue, sulla soglia di un’età matura).
Asserire che la colazione è il pasto principale della giornata, quello che ci offre la forza necessaria, il carburante per far fronte ad i ritmi estenuanti della quotidianità non è un luogo comune, come molti potrebbero pensare.
La colazione è il primo pasto che interviene dopo otto ore di digiuno notturno, dunque serve a riequilibrare le riserve energetiche dell’organismo.

CONSEGUENZE DELLA MANCATA COLAZIONE

Saltare la colazione aumenta la predilezione verso il consumo di cibi ad alto contenuto calorico nel corso della giornata. Alcuni studi hanno anche suggerito che consumare la prima colazione ogni giorno può contribuire ad abbassare l’indice di massa corporea (BMI ).

P U B B L I C I T A'

Il Medical News Today asserisce che un’ abbondante colazione potrebbe aumentare la fertilità per le donne con sindrome dell’ovaio policistico e ridurre il rischio di malattie cardiache, il diabete e la pressione sanguigna.
Che cosa determina, quindi, la scelta tra una colazione abbondante ed una parca?
Secondo i ricercatori sono diversi i fattori che vi concorrono. Tra essi spiccano cause socio-economiche e lo stile di vita che spesso ci impone ritmi estenuanti.

I DETTAGLI DELLO STUDIO

Lo studio condotto dai ricercatori della Umeå University in Svezia ha analizzato un gruppo di scolari svedesi cui è stato somministrato un questionario teso a verificare che cosa mangiassero abitualmente a colazione.
I ragazzi sono stati seguiti per 27 anni e da adulti sono stati sottoposti ad un controllo sugli eventuali fattori di rischio metabolici.

Lo studio ha riscontrato che le persone che non facevano colazione (o che ne seguivano una parca ed inconsistente, come i bambini) avevano il 68 % in più di probabilità di sviluppare la sindrome metabolica in età adulta rispetto ai loro coetanei che osservavano, invece, un’alimentazione sostanziosa al primo mattino.

L’autore principale della ricerca, la dottoressa Maria Wennberg, dice che “sono necessari ulteriori studi per comprendere i meccanismi coinvolti nel legame tra una colazione scarsa e la sindrome metabolica ma i nostri risultati e quelli di diversi studi precedenti suggeriscono che una misera colazione può avere un effetto negativo sulla regolazione dello zucchero nel sangue“.

Che cos’è la sindrome metabolica?

Si tratta di un termine che indica un gruppo di fattori di rischio associati a malattie cardiache, diabete ed ictus. Una persona è affetta da sindrome metabolica se presenta alcuni dei seguenti fattori di rischio: un alto livello di trigliceridi nel sangue, una grande massa adiposa, un basso livello di colesterolo cosiddetto buono, un elevato livello di glicemia a digiuno, pressione alta.

Che cosa prevede, dunque, una corretta alimentazione?

Esistono sostanzialmente due modelli principali di colazione: la cosiddetta colazione all’europea e quella all’americana.

Ovviamente, il tipo di colazione tende a variare a seconda dello stato di salute e di una serie di altri fattori.
In un individuo sano e normopeso, ad esempio, la colazione standard prevede: una razione di frutta (sotto forma di spremuta o centrifugato), fette biscottate con la marmellata e caffelatte con le opportune variazioni.

A questa alimentazione, occorre abbinare una serie di regole di base per agevolarla e favorirla: masticare lentamente, bere acqua, prendersi il tempo che occorre (per questo, è bene alzarsi un pò prima al mattino evitando di fare le cose di fretta).

Autore | Marirosa Barbieri

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Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.