Un gruppo di ricercatori statunitensi ha sollecitato, da tempo, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e altre agenzie che provvedono alla raccolta del sangue, a prevedere incentivi o ricompense monetarie per i donatori di sangue.
La preoccupazione, secondo i detrattori di questa tecnica, è che gli incentivi economici possano minare e distruggere la motivazione etica che spinge le persone a donare il sangue. Inoltre, eventuali incentivi monetari indurrebbero le persone che non godono di buone condizioni di salute a donare sangue contaminato.
Gli autori dello studio pro incentivi hanno esaminato i dati di quasi 100.000 donatori che versavano il loro sangue per la Croce Rossa nel nord dell’Ohio.
Secondo i ricercatori , un gruppo nutrito di volontari avrebbe negato piccoli problemi di salute a fronte di una ricompensa economica.
Gli autori di questa ricerca hanno altresì rilevato che quando le donazioni sono accompagnate da compenso, come 5 dollari in buoni, l’offerta da parte dei volontari aumenta incredibilmente.
Quando vengono offerti buoni da 10 dollari, ad esempio il numero dei donatori tende ad aumentare del 52 per cento, ed un incremento ancora più significativo, invece, si registra quando viene offerto un buono da 15 dollari.
Oltre a questo aspetto, i donatori che hanno ricevuto buoni regalo sono più propensi a convincere ed incoraggiare altre persone nella donazione, sempre sotto compenso.
“I risultati che abbiamo ottenuto”, ha detto il team di medici che ha portato avanti la ricerca, “ci fanno concludere che i premi e le ricompense devono essere utilizzati ma raramente e non vanno ripetuti nel tempo, pena la qualità e la sicurezza delle donazioni stesse che rischiano di trasformarsi in mero business”.
“Abbiamo condotto uno studio in Argentina”, hanno detto i medici, “ed abbiamo riscontrato un effetto positivo negli incentivi. Abbiamo notato che le associazioni di donazione di sangue che offrono notevoli incentivi ai donatori, ottengono numerose richieste, senza che questo mini o incida sulla qualità del sangue raccolto”.
Esistono però numerosi dibattiti etici sul tema “donazioni dietro compenso” e sempre più intellettuali, medici ed esperti intervengono sul problema portando le proprie esperienze ed i casi analizzati.
La conclusione più logica, dice il board di medici che hanno condotto l’esperimento, è che il sistema di incentivi ha un effetto positivo sui donatori di sangue ma è altresì importante che ciascun donatore sia controllato, sottoposto a prelievi, analisi, visite e controlli tesi a verificare il loro reale stato di salute, prima di procedere alla donazione.
24 maggio 2013, ore 19:09
Autore | Marirosa Barbieri
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