© Tutti i diritti riservati e della Proprietà di salute-e-benessere.org

Prima pagina ♥ » Salute » Vita Troppo Sedentaria? Sei A Rischio Disabilità

Vita Troppo Sedentaria? Sei A Rischio Disabilità

Chi conduce una vita oltremodo sedentaria corre maggiori rischi di sviluppare problemi di disabilità, dopo i sessant’anni.
Lo dice, a gran voce, il nuovo studio condotto dalla Northwestern University e pubblicato sul Journal of Physical Activity & Health.
La vita troppo sedentaria è collegata ad un aumento dei rischi di problemi di salute, come l’insufficienza cardiaca e la morte.
Il nuovo studio ha riscontrato che gli anziani sedentari hanno più probabilità di diventare disabili, a prescindere dalle loro abitudini fisiche.

La sedentarietà è un fattore di rischio“, ha detto Dorothy Dunlop, professore di medicina presso la Feinberg School of Medicine della Northwestern University.
Lo studio ha valutato le abitudini di oltre 2.000 uomini e donne, di età compresa tra i 60 anni ed oltre e la loro capacità di svolgere le normali attività quotidiane.

Indipendentemente da quanto tempo hanno impiegato nell’attività fisica moderata“, ha detto il medico, “più tempo queste persone hanno trascorso da sedentari, maggiori erano le probabilità che esse potessero diventare disabili”.

P U B B L I C I T A'

Lo studio è stato sostenuto, in parte, dal National Institute for Arthritis and Musculoskeletal Diseases.
Per “disabilità“, lo studio intende tutte le limitazioni nell’eseguire attività di base come mangiare, vestirsi, fare il bagno da soli, entrare ed uscire da un letto, camminare in una stanza.

Dunlop ed i suoi colleghi hanno chiesto agli uomini e donne sottopostisi all’esperimento, di indossare l’ accelerometro per misurare la loro attività, per almeno quattro giorni tra il 2002 e il 2005.

Pochi di essi hanno effettivamente seguito le linee guida che suggerivano di praticare un’attività moderata per 2,5 ore a settimana, ha osservato il medico, “solo circa il 6 % ha raggiunto questo obiettivo mentre il restante 94 %, no“.

In media, degli uomini e donne che hanno trascorso nove ore al giorno da sedentari, circa il 4 % ha riferito di aver riscontrato problemi di disabilità, cioè difficoltà o impossibilità nello svolgimento di attività quotidiane.
Per ogni ulteriore ora di sedentarietà, le probabilità di disabilità aumentano di circa il 50 %, ha dichiarato Dunlop. Per esempio, una donna di 65 anni che ha condotto una vita sedentaria per 13 ore al giorno, ha il 50 % più probabilità di essere disabile rispetto ad una donna sedentaria per 12 ore giornaliere.

Perchè accade ciò? Secondo Dunlop, “gli esperti ritengono che la sedentarietà per un periodo prolungato fa sì che i muscoli brucino meno grassi e ciò consente al sangue di scorrere più lentamente. Il lento flusso di sangue può contribuire alla pressione alta, alle malattie cardiache, al gonfiore alle caviglie ed al diabete.

Lo studio di Dunlop ha riscontrato un collegamento sedentarietà/diabilità, non una relazione di causa-effetto.

Andrea Lacroix, professore di epidemiologia e medicina preventiva e direttore del Women’s Health Center of Excellence at the University of California, ha trovato un collegamento, in un suo studio, tra la maggiore sedentarietà ed il più alto rischio di morte nelle donne anziane.

Una ricerca precedente, pubblicata sul Journal of Physical Activity & Health aveva già esaminato il legame tra l’attività fisica nel tempo libero e le cause di invalidità in età pensionabile.
I dati di riferimento sono stati raccolti da questionari nel periodo 2000-2002 tra i dipendenti del Comune di Helsinki di età compresa tra i 40 ed i 60 anni.
L’analisi ha incluso 4.920 donne e 1.355 uomini e l’attività fisica praticata dai soggetti è stata convertita in indice metabolico equivalente (MET).
I risultati hanno dimostrato che l’attività fisica riduce il rischio di tutte le cause di invalidità tra i due sessi, rivelandosi utile per il mantenimento del sistema muscolo-scheletrico e per la salute mentale.
Tuttavia, lo studio ha dimostrato che le donne che hanno praticato l’attività fisica con moderata intensità non hanno ridotto il loro rischio a differenza di quelle impegnate in attività fisica più sostenuta che hanno chiaramente limitato le probabilità di invalidità.

Autore | Marirosa Barbieri

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Chi sono? Viola Dante

Sono una farmacista. Ho studiato presso l'Università degli Studi di Palermo. Poi è arrivata la laurea: 110/110 e Lode. Il percorso di studi è andato benissimo ed ho preso tutto quello che potevo dai professori, ma oggigiorno sarebbe riduttivo descrivermi come una professionista del farmaco e della salute. Potrei piuttosto definirmi una farmacista blogger. Amo quello che faccio. Ed ancor di più amo offrire delle soluzioni che migliorino la salute degli italiani ormai vittima di bieche mistificazioni anche in questo campo. Spero di riuscire a trasmettervi la mia smisurata passione per la galenica e per la preparazione di rimedi naturali.