L’infiammazione può essere amica o nemica per il corpo. Nel primo caso aiuta il sistema immunitario a difendere il corpo da batteri, virus e altri agenti patogeni che causano malattie. Il secondo caso si verifica invece quando l’infiammazione si presenta senza una causa; cioè quando il corpo non è stato attaccato da agenti patogeni. Una risposta infiammatoria iperattiva può diventare dannosa. Le malattie autoimmuni (come l’artrite) ne sono un esempio. Inoltre, anche diabete, malattie cardiache, cancro e morbo di Alzheimer sono stati associati a una infiammazione cronica (a lungo termine).
Come si può combattere l’infiammazione? Seguire una dieta sana è fondamentale. La ricerca ha trovato infatti che la dieta gioca un ruolo molto importante nella riduzione delle infiammazioni. Alcune vitamine in particolare possono aiutare a controllare i processi infiammatori nell’organismo.
Quali sono le vitamine con maggiori proprietà antinfiammatorie? Ecco cosa dicono i ricercatori.
Vitamina A
La vitamina A si trova comunemente nel latte intero, nel fegato e in alcuni cibi fortificati. Il beta-carotene è una provitamina che può essere trasformata in vitamina A nel corpo e che è presente nelle carote e in tante altre verdure colorate. La vitamina A è un antiossidante; ciò significa che protegge il corpo da sostanze nocive, chiamate radicali liberi, le quali danneggiano il DNA e provocano cancro e altre malattie. La vitamina A possiede anche proprietà antinfiammatorie.
Le prove:
– Una carenza di vitamina A è associata a infiammazione nell’intestino, ai polmoni o alla pelle.
– Per alcune persone, l’assunzione di integratori di vitamina A potrebbe ridurre l’infiammazione che favorisce patologie, come la malattia infiammatoria della mucosa intestinale, acne e malattie polmonari.
Vitamina B6
Questa vitamina del gruppo B abbonda in alimenti, come la carne di manzo, tacchino, verdure e pesce. La vitamina B6 è idrosolubile, quindi il corpo la elimina costantemente ed è necessario assumerla quotidianamente attraverso la dieta.
Le prove:
– Non assumere abbastanza vitamina B6 può aumentare il rischio di malattie cardiache. Secondo gli studi, le persone con carenza di vitamina B6 hanno livelli alti di proteina C-reattiva. Ciò indica un’infiammazione legata alle malattie cardiache.
– Una mancanza di vitamina B6 può aumentare l’infiammazione associata all’artrite reumatoide, provocando un danno maggiore alle articolazioni. Tuttavia, in un circolo vizioso, l’infiammazione derivante dall’artrite reumatoide può esaurire i depositi di vitamina B6 del corpo. L’assunzione quotidiana di integratori di vitamina B6 può correggere questa carenza, ma i ricercatori affermano che non esiste alcuna prova conclusiva che indichi che in questo modo si può ridurre anche l’infiammazione.
Vitamina C
Il corpo utilizza questa vitamina (che si trova nelle arance e in altri agrumi) per vari scopi. La vitamina C aiuta a produrre collagene (fondamentale per la pelle, la cartilagine, i legamenti e i vasi sanguigni) e ci protegge dalle sostanze nocive che causano malattie. Questa vitamina è un efficace antiossidante e alcuni studi suggeriscono che ha anche proprietà antinfiammatorie.
Le prove:
– Secondo alcune ricerche, l’assunzione di integratori di vitamina C può abbassare significativamente i livelli di proteina C-reattiva. Livelli bassi di tale proteina si possono tradurre in un minor rischio di malattie cardiache.
Vitamina D
La stessa vitamina che, insieme al calcio, serve a rafforzare ossa e denti, può anche proteggerci dalle infiammazioni. La vitamina D si trova in pesce, fegato, carne di manzo, tuorlo d’uovo e in alcuni cibi fortificati. Inoltre viene prodotta dal corpo quando la pelle è esposta alla luce solare.
Le prove:
– La carenza di vitamina D è stata associata a una serie di malattie infiammatorie, come l’artrite reumatoide, il lupus, malattia infiammatoria della mucosa intestinale e diabete di tipo 1. L’assunzione di integratori di vitamina D potrebbe aiutare a ridurre l’infiammazione nei soggetti che soffrono di queste patologie (ma non è ancora stato dimostrato!). Non è chiaro se prendere integratori di vitamina D può prevenire o meno qualcuna di queste patologie. Una carenza di tale vitamina può anche aumentare i livelli di “indicatori di infiammazione” nei soggetti sani.
– Gli integratori di vitamina D possono ridurre l’infiammazione associata alle malattie legate all’età.
– Secondo uno studio, le persone con livelli più alti di vitamina D correvano un rischio di tumore al colon inferiore del 40 % rispetto a quelle con livelli più bassi. Tuttavia, non è ancora chiaro se prendere integratori di vitamina D può effettivamente abbassare il rischio di cancro.
Vitamina E
La vitamina E è un altro antiossidante con proprietà antinfiammatorie. Si trova in noci, semi e verdure a foglia verde.
Le prove:
– La vitamina E è disponibile in diverse forme. L’alfa-tocoferolo può aiutare a prevenire le malattie cardiache rallentando il rilascio di sostanze nocive che danneggiano il cuore.
– L’alfa-tocoferolo potrebbe essere efficace anche per alleviare l’infiammazione polmonare provocata dalle allergie. Siccome però gli studi sono stati condotti sugli animali, non è chiaro se i risultati ottenuti valgano anche per gli esseri umani.
Vitamina K
La vitamina K si trova nelle verdure a foglia verde, come cavolo, spinaci, broccoli e asparagi. È meglio conosciuta per il suo ruolo nel facilitare la coagulazione del sangue. La ricerca però suggerisce che ha anche altri benefici per la salute.
– Assumere più vitamina K può ridurre i livelli di “indicatori di infiammazione” in tutto il corpo.
Nessuna delle ricerche svolte finora giustifica in modo esauriente il motivo per cui è necessario assumere quotidianamente vari integratori vitaminici. Non è chiaro se prendere qualcuna di queste vitamine riduce il rischio di malattie associate all’infiammazione. C’è però da dire che assumere abbastanza vitamine ogni giorno aiuta a mantenerci sani in generale.
Autore | Anna Abategiovanni
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